Referendum: Lanièce «Nessuna pressione sui medici»
Pronta le replica dell’assessore Albert Lanièce alla denuncia del Pd circa presunte pressioni da parte della segreteria dell’assessorato sui medici per firmare il documento “pro-pirogassificastore”.
«Come Assessorato siamo stati sollecitati da molti medici ospedalieri così come da coloro che operano sul territorio a tutela della salute dei cittadini affinché fosse fatta chiarezza e affinché il dibattito referendario fosse riportato su tematiche oggettive e sostenute da dati scientifici e da indagini mediche serie sottolinea lassessore. – Con un gruppo di medici, abbiamo quindi predisposto una bozza di documento che è stata poi adottata e sottoscritta da diversi professionisti, che hanno quindi voluto portarla allattenzione dei mezzi di informazione e di tutta la popolazione. Non si poteva tacere di fronte notizie allarmistiche e a prese di posizione terroristiche che hanno inquietato i valdostani. Capisco che questo abbia dato fastidio ai sostenitori di Valle Virtuosa e quindi al pensiero unico, ma fortunatamente esistono medici seri e responsabili che ritengono assurdo e pericoloso latteggiamento avuto dai referendari che hanno voluto diffondere il panico tra i cittadini».
Anche alcuni dei medici firmatari del documento smentiscono categoricamente qualsiasi invito calato dall’alto. «Per quanto mi riguarda questa è un’affermazione offensiva» è la replica di Carlo Orlandi, medico di Sanità pubblica e sindaco di La Thuile. «Quel documento non è stato assolutamente pilotato da nessun assessore – incalza Nunzio Venturella, medico di medicina generale e assessore al Comune di Verrès -. Si tratta di un documento circolato tra colleghi che a mia volta ho inviato ad altri colleghi, previa telefonata. Piuttosto posso dire, anzi, di essere stato letteralmente tempestato di e-mail da colleghi che la non la pensano come me».
«Pressioni? Io ho ragionato con la mia testa e di fronte a dati incontrovertibili ho detto la mia» conclude Stefano Mosca, ginecologo.
(erika david)