Edilizia in stato di agitazione: interrotte le trattative per il rinnovo del contratto regionale di lavoro
E’ rottura nelle trattative per il rinnovo del contratto integrativo regionale di lavoro per i dipendenti delle imprese edili, industriali e artigianali della nostra regione. Nocciolo della discordia è la vacanza contrattuale che le parti datoriali rifiutano di riconoscere. Il precedente accordo era scaduto il 31 dicembre 2010, due anni addietro. Di qui la rottura delle trattative, con le organizzazioni sindacali che hanno dichiarato lo stato di agitazione del settore.
La riunione della ‘rottura’ si è tenuta stamane alla sede di Confindustria; «a due anni dall’apertura delle trattative per il rinnovo – spiegano in una nota le organizzazioni sindacali Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil e Savt Costruzioni – auspicavamo di chiudere la trattativa, anche considerate le difficoltà nelle quali versa il settore delle costruzioni». Negli incontri interlocutori degli ultimi mesi, le parti avevano raggiunto un sostanziale accordo sugli adeguamenti economici relativi all’indennità di mensa, di trasferta e dell’elemento variabile della retribuzione (EVR).
«Valuteremo con i lavoratori le ulteriori iniziative di lotta in difesa del contratto – commentano le organizzazioni sindacali regionali».
(c.t.)