Alpe, Chatrian: «Troppi ritardi per la legge di riordino fondiario»
Sul riordino fondiario non si muove foglia. E’ quanto fa notare il consigliere di Alpe Albert Chatrian che ricorda: «È scaduto da un mese il termine per la deliberazione che la Giunta regionale avrebbe dovuto adottare per definire ogni adempimento o aspetto anche procedurale, senza la quale la norma non ha efficacia». Prosegue Chatrian: «Ci sono voluti cinque anni perché venisse approvata, nel luglio scorso, la legge che ha disciplinato il settore dei riordini fondiari. Una norma con finalità importanti, fra cui favorire lo sviluppo di attività economiche e linsediamento di giovani agricoltori, il mantenimento e la creazione di posti di lavoro, la prevenzione del dissesto idrogeologico e la valorizzazione dell’ambiente montano. Un’importanza riconosciuta dallo stesso relatore della legge, il consigliere Prola, che parlò in Consiglio di ‘improcrastinabile necessità di attuare specifici interventi di riordino fondiario’». Conclude il consigliere di Alpe: «Ci sembra perlomeno poco rispettoso nei confronti dei numerosi Consorzi di miglioramento fondiario e conduttori di aziende agricole e delle loro legittime aspettative, procrastinare ulteriormente ladozione di un atto amministrativo molto atteso».