Oyace: Legambiente ‘bacchetta’ il Consiglio comunale sulla centrale idroelettrica della Betenda
«Legambiente scettica sulla centrale di Betenda». Così Gazzetta Matin, nel numero del 18 marzo scorso, titolò l’articolo in cui il Circolo verde valdostano avanzava i suoi primi dubbi circa la deroga alle determinazioni del Piano territoriale paesistico richiesta all’unanimità dal Consiglio comunale di Oyace del 28 febbraio 2013.
Era il 18 marzo scorso, dicevamo. E’ notizia di oggi, mercoledì 4 settembre, invece, la presa di posizione ufficiale in merito alla vicenda proprio di Legambiente Valle d’Aosta, che attraverso una nota, spiega: «Abbiamo inviato una memoria al sindaco di Oyace e al presidente della Giunta regionale a proposito della centralina idroelettrica in progetto, da realizzarsi in località Betendaz del Comune di Oyace».
E ancora: «Le osservazioni presentate fanno riferimento alla deliberazione del Consiglio comunale con cui è stata richiesta una deroga al Piano territoriale paesistico affinché un privato possa realizzare una centralina di potenza nominale media di kw 68,41, all’interno dell’orrrido della Betendaz, in un’area di specifico interesse paesaggistico».
Il Circolo verde valdostano va quindi al sodo: «In sostanza chiediamo alle amministrazioni e ai servizi preposti, di valutare attentamente, alla luce delle normative vigenti, quali siano gli interessi prevalenti della comunità valdostana e, in particolare, degli abitanti della Valpelline», considerato che «l’utilità pubblica non può essere riconosciuta a un impianto con tali caratteristiche, come invece ha inteso fare il Consiglio comunale con la delibera» approvata il 28 febbraio scorso.
In località Betenda di Oyace, un privato ha già depositato il progetto per la realizzazione di una mini centrale idroelettrica, nonostante «l’area risulti di particolare interesse paesaggistico, e quindi posta sotto tutela ai sensi delle norme di attuazione del Piano territoriale paesistico», aveva dichiarato a marzo la presidente di Legambiente Valle d’Aosta, Alessandra Piccioni.
Interpellato in merito alla vicenda, il sindaco di Oyace, Remo Domaine, sempre nel marzo scorso, aveva dichiarato: «L’amministrazione comunale si è strettamente attenuta alla disciplina dei procedimenti relativi alle deroghe a norma del Piano regolatore generale comunale e del Piano territoriale paesistico»
Nella foto uno scorcio dell’orrido della Betenda attraversato dall’omonimo ponte di origine medievale.
(patrick barmasse)