Consiglio Valle: i contributi in arretrato in pagamento nel 2014
No alla mozione delle quattro forze di opposizione in Consiglio Valle che chiedeva di stornare i fondi destinati ad alcune grandi opere per liberare risorse e finanziare le leggi di settore, ben undici in stand by, dallagricoltura alledilizia, dall’artigianato al risparmio energetico. Neppure in quest’occasione, dopo una pletora di interventi, scambi di battute al veleno e la richiesta di voto segreto, la minoranza è riuscita a sparigliare le carte: maggioranza granitica. Per il capogruppo di Stella Alpina Stefano Borrello: «Così non rendiamo un buon servizio alla comunità valdostana». «Cerchiamo solo di scavare a fondo, di proporre delle soluzioni, di rispettare il nostro mandato», ha replicato la minoranza.
Motiva così il rifiuto lassessore regionale al Bilancio Mauro Baccega. «Ci confronteremo molto prima dei trenta giorni da voi richiesti visto che il bilancio è in via di composizione. Le domande presentate saranno liquidate nel gennaio del 2014 e gli uffici le stanno valutando per programmare le concessioni delle agevolazioni; il lavoro è in corso». Ricorda Baccega che «le regioni a Statuto speciale sono chiamate più di altre a ripianare il debito pubblico dello Stato», ribadisce che «il periodo delle grandi opere sta tramontando così come il tempo dei contributi a fondo perso» e rassicura che «le fasce più deboli non saranno lasciate sole». «Allorigine del marasma ci sono, da qualche anno a questa parte, lincertezza del bilancio e il patto di stabilità: non siamo degli strangolatori; noi abbiamo dei soldi fermi che non possiamo spendere fino a che non si scioglie il nodo del patto di stabilità», ha aggiunto il capo dellesecutivo Augusto Rollandin che non ha nulla in contrario alla sforbiciata alle grandi opere, taglio che verrà.
«Con questa mozione andremmo a sanare le porcherie che avete fatto, nulla a che fare con il bilancio di previsione. Non capiamo, assessore, perché rifiuti a priori il confronto», replica Albert Chatrian (Alpe). «Non preoccupatevi la barca sta a galla, rassicuravate. Invece sono state bloccate tutte le risorse destinate alle leggi di settore. Un mondo, quello delle piccole imprese, rimasto senza sostegno e per questo chiediamo una riallocazione delle risorse per finanziare le richieste già approvate che consentirà di non buttare a mare i sacrifici di tante famiglie; vi invitiamo a rivedere il piano delle “grandi opere” leggi Università e ospedale – e a liberare le risorse necessarie a soddisfare le domande già pervenute e quanto prima riammettere le istanze di contributo perché chi ha investito ci contava», aveva argomentato Chatrian nel presentare in aula consiliare la mozione. «Le attività chiudono irrimediabilmente e voi finanziate la Resort & Casinò e opere megalomani adesso che la crisi morde. Colleghi tornate con i piedi per terra e invertite la rotta», affonda Jean-Pierre Guichardaz (Pd-Sinistra VdA). Per Elso Gerandin (Uvp) «il sistema Valle dAosta è crollato e non è più tempo di pensare in grande». Ha tagliato corto Stefano Ferrero (M5S) proponendo di togliere i tre milioni di euro per l’aeroporto (impossibile secondo l’assessore Aurelio Marguerettaz vista la convenzione trentennale con l’Avda).
(danila chenal)