Treni: Marguerettaz, le risorse per la ferrovia sono «frutto di un lungo lavoro svolto negli anni»
Sulla bufera scatenata dalla notizia, pubblicata sulle pagine piemontesi del quotidiano La Stampa, di risorse per 521 milioni di euro che il governo stanzierebbe per la riqualificazione della tratta Aosta-Chivasso, all’insaputa di giunta regionale e parlamentari valdostani, interviene l’assessore regionale ai trasporti Aurelio Marguerettaz con alcune precisazioni.
L’assessore sottolinea innanzitutto che la Regione non ha partecipato all’incontro di ieri a Ivrea in quanto non invitata e poi pone l’attenzione sullo stanziamento delle ingenti risorse che, si precisa, inserite nel disegno di legge di stabilità per il 2014, devono ancora essere approvate definitivamente dal Parlamento.
«Queste disposizioni sono frutto di un lungo lavoro svolto negli anni dalle strutture dell’amministrazione regionale, che hanno operato congiuntamente con i ministeri competenti e le società del gruppo Ferrovie dello Stato, insieme ai responsabili politici e ai parlamentari della Valle d’Aosta» fanno sapere dall’assessorato esprimendo soddisfazione per il risultato.
Altra precisazione arriva a proposito dei treni bimodali per i quali la minoranza chiedeva il congelamento della procedura d’acquisto.
«L’acquisto dei treni bimodali è propedeutico e complementare agli interventi sull’infrastruttura, come da sempre sostenuto dalla maggioranza regionale».
In particolare i treni bimodali danno una prima tempestiva risposta agli utenti valdostani diminuendo numerosi disagi e potranno essere utilizzato anche ad ammodernamento infrastrutturale concluso, operazione che richiederà probabilmente oltre dieci anni di tempo.
«Il fatto che lo Stato abbia finanziato i treni bimodali e oggi intenda finanziare l’infrastruttura conferma la correttezza della strategia seguita e dimostra che si tratta di interventi complementari, diversamente da come l’opposizione ha dichiarato in Consiglio, quando affermava falsamente che l’acquisto dei bimodali avrebbe comportato l’abbandono della ferrovia – conclude l’assessorato -. Mai dichiarazioni sono state così inopportune e prive di fondamento».
(e.d.)