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Movimento dei forconi: alle 16 scatteranno i presidi ad Aosta e Verrès

Rischio blocco della circolazione in via Roma e nei pressi dello svincolo autostradale da cui parte la strada regionale per la Val d'Ayas; dalla Questura fanno sapere: «Cercheremo di tutelare i diritti di tutti, sia di chi manifesta, sia dei cittadini»

Rischio blocco della circolazione in via Roma e nei pressi dello svincolo autostradale da cui parte la strada regionale per la Val d'Ayas; dalla Questura fanno sapere: «Cercheremo di tutelare i diritti di tutti, sia di chi manifesta, sia dei cittadini»

Scatteranno alle 16 di oggi, venerdì 13 dicembre, i due presidi autorizzati del cosiddetto movimento dei forconi in Valle d’Aosta.
Il primo è previsto in via Roma, punto nevralgico di accesso alla città di Aosta, il secondo giusto a ridosso dello svincolo autostradale di Verrès, dettaglio che ha già messo in apprensione molti operatori turistici della Val d’Ayas (e non solo), preoccupati dalle ripercussioni che tale iniziativa potrebbe avere sull’affluenza turistica nel fine settimana, considerando che sono in molti – di solito – a spostarsi dalle grandi città già nel tardo pomeriggio del venerdì per raggiungere le principali località sciistiche della nostra regione.
Gli ultimi dettagli organizzativi dei presidi sono stati discussi ieri sera, giovedì 12, in due incontri tenutisi ad Aosta e Châtillon, dove – da quanto appreso – sarebbe stata annunciata anche la ‘trasferta’ in Valle d’Aosta di alcuni appartenenti al movimento dei forconi piemontese.
A monitorare i due presidi di protesta, inseriti nell’ambito dell’iniziativa nazionale ‘Fermiamo l’Italia’, ci saranno gli uomini della Questura di Aosta, così come confermato dal capo di gabinetto, Lorenzo Mesiano: «Saremo lì per garantire i diritti sia di coloro che non si riconoscono più in un certo tipo di sistema, che sono quindi liberi di manifestare pacificamente, seppur rispettando alcune prescrizioni che abbiamo imposto agli organizzatori, sia dei cittadini che devono in ogni caso essere liberi di circolare. Insomma, cercheremo di rendere i due presidi il meno impattanti possibile per la cittadinanza».
(pa.ba.)

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