Agricoltura: sì alla combustione di sfalci e niente contratti di affitto per piccoli terreni
«Il maxiemendamento al decreto legge competitività recepisce alcune delle nostre richieste a sostegno dell’agricoltura di montagna». A sottolinearlo è il senatore valdostano Albert Lanièce vicepresidente del Gruppo per le autonomie. Sì alla combustione controllata di sfalci e potature e niente contratti di affitto per terreni al di sotto dei 5 mila metri quadrati: sono queste le novità per il mondo agricolo.
«La prima riguarda la combustione controllata in loco del materiale agricolo e forestale derivante da sfalci, potature o ripuliture che finalmente verrà consentita. Fino a ora le aziende agricole che avessero praticato questo tipo di combustione rischiavano pesanti multe, rendendo ancora più difficile il mantenimento delle coltivazioni: ora le sanzioni legate alla gestione dei rifiuti quando si brucia in campo materiale agricolo e forestale non si applicheranno più. Una semplificazione utilissima e attesa da tempo dagli agricoltori della Valle d’Aosta. I Comuni dovranno ora rapidamente elaborare le ordinanze necessarie per stabilire le corrette modalità di gestione di questa attività che andranno applicate a livello locale». Nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, dichiarati dalle Regioni, la combustione di residui vegetali agricoli e forestali è sempre vietata. Conclude Lanièce: «Particolarmente importante per le aziende agricole valdostane è anche l’aver raggiunto l’esenzione per le particelle fondiarie di superficie inferiore ai 5 mila metri quadri dall’obbligo di contratti d’affitto registrati nel momento in cui sono inserite nel fascicolo aziendale necessario per l’ottenimento dei contributi, in particolare a livello comunitario. Si tratta di una risposta concreta alla richiesta di semplificazione che viene dal mondo agricolo».
(d.c.)