Cogne: dopo 110 anni il patrimonio minerario torna nelle disponibilità della comunità locale
Centodieci anni e otto mesi, ovvero 40.390 giorni. E’ il tempo trascorso dalla riattivazione del sito minerario di Cogne – nel 1903 iniziò il suo sfruttamento a livello industriale da parte di una società italo-belga dopo numerosi anni pressoché di abbandono – a ieri, martedì 29 luglio, giorno in cui è stato siglato a Roma l’atto finale del percorso che ha riportato al Comune di Cogne la piena proprietà di tutto il patrimonio minerario, edilizio e immobiliare legato al sito estrattivo, la cui operatività cessò il 21 marzo del 1979.
L’accordo di ieri a Roma, a cui ha partecipato anche una delegazione della Giunta comunale di Cogne, capeggiata dal sindaco Franco Allera, è stato siglato con Fintecna Spa, società del Ministero dell’Economia, e prevede che, oltre alla proprietà delle miniere, l’amministrazione di Cogne incassi, a fronte del subentro nella parte finale dell’iter di dismissione della concessione mineraria, una somma pari a 549.000 euro, stanziamento utile ai monitoraggi annuali del sito e all’avvio di un percorso di valorizzazione turistico-culturale della miniera.
«Un ringraziamento all’amministrazione regionale, che grazie all’impegno della Presidenza e degli assessori competenti, ha reso possibile il concludersi favorevole di questa operazione storica per la comunità di Cogne», si legge in una nota dell’amministrazione comunale di Cogne.
(pa.ba.)