Scuola: oggi, giovedì, tornano in classe oltre 18 mila studenti
Sono circa 18 mila gli studenti che giovedì 11 torneranno sui banchi di scuola. L’anno scolastico sarà simbolicamente inaugurato domani, giovedì, alle 9.30 ad Arvier, alla scuola dell’infanzia e primaria, alla presenza dell’assessore all’Istruzione Emily Rini, del Sovrintendente agli Studi Giovanna Sampietro e dal sindaco di Arvier Mauro Lucianaz. 18.631 è la somma tra gli studenti iscritti alla scuola dell’infanzia (3.423), alla primaria (5.986), secondaria di primo grado (3.606) e secondaria di secondo grado (5.616). Somma che comprende tra gli studenti delle scuole superiori quel 27% che la scorsa settimana era impegnato a riparare le materie insufficienti, come dire oltre 1680 studenti che sono tornati a scuola una settimana prima, avendo un giudizio sospeso da sanare.
Sono invece 2437 gli insegnanti (tra insegnanti a tempo determinato inseriti nell’organico funzionale, quelli di sostegno, a tempo indeterminato e insegnanti di religione) impegnati nell’anno scolastico ai nastri di partenza.
«Il primo giorno di scuola è sempre un appuntamento importante per le famiglie, gli studenti, gli operatori della scuola, ma anche per la comunità tutta che affida allistruzione e alla formazione delle nuove generazioni il suo futuro commenta l’assessore regionale all’Istruzione nel consueto messaggio augurale di inizio anno. La scuola infatti è un interesse di tutti e chiede a tutti impegno ed attenzione».
Sono motivazione, fiducia e impegno, secondo l’assessore Rini, le parole chiave per riassumere le attese e le speranze per l’anno scolastico all’esordio.
«Motivazione. In un contesto sociale così incerto e difficilmente leggibile come quello attuale è infatti fondamentale recuperare tutte le risorse emotive ed intellettuali di genitori, insegnanti ed alunni per poter costruire, in modo condiviso, saperi e competenze che attrezzino i nostri studenti al domani. Sono certa che le nostre classi siano abitate da insegnanti motivati, consapevoli del ruolo di scopritori e di coltivatori di talenti, che sappiano quindi motivare a loro volta i giovani e coinvolgere i genitori. Poi, la fiducia. Il dialogo tra scuola e famiglia deve essere franco, trasparente, onesto, reciproco, sereno, perché ha un obiettivo comune: la riuscita del percorso di crescita e di apprendimento di ognuna delle nostre studentesse e di ognuno dei nostri studenti. E poi l’impegno: andare a scuola e fare scuola sono attività che richiedono applicazione, senso di responsabilità, anche fatica, ma che danno carica, potenziano, costruiscono futuro, lasciano il segno. Per impegnarsi in qualche cosa bisogna credere che ne valga la pena. Come dubitare che coltivare il proprio intelletto, la propria capacità di relazionarsi con gli altri, perfezionare le proprie doti e le proprie inclinazioni non sia obiettivo degno di essere perseguito? Il momento pare favorevole, il tema della centralità della scuola è avvertito nuovamente di interesse per lavvenire del paese. Nella nostra regione tale attenzione è sempre stata una priorità, anche grazie alla professionalità e alla facilità di interazione di e fra tutti coloro che se ne occupano, amministratori, dirigenti, docenti, genitori, studenti. La nostra è una scuola radicata nel territorio, orientata allEuropa per la sua connotazione plurilingue, abituata allinclusione, solidale e che si interroga sui propri risultati con serie procedure di valutazione. Possiamo ancora migliorarla, per le nostre ragazze e per i nostri ragazzi conclude l’assessore Rini – buon anno scolastico di cuore».
Nella foto, l’assessore all’Istruzione Emily Rini.
(c.t.)