Teleriscaldamento: lavori principali alla rete conclusi ma Alpe accusa: «monopolio obsoleto e che non porterà risparmi»
Telcha annuncia la conclusione degli interventi per la realizzazione delle rete principale del teleriscaldamento in via Festaz, sottolineando i due turni di lavoro, dalle 6 alle 22 e «ringraziando i residenti, i cittadini e i commercianti che hanno compreso la portata dell’opera e il suo valore per la comunità».
I consiglieri comunali di Alpe convocano invece una conferenza stampa per riassumere le numerose iniziative sul tema del riscaldamento e portate in consiglio comunale; Alpe ha in particolare puntato sul regime di monopolio, sul risparmio energetico, sui disagi arrecati alla circolazione e sull’ingresso di Cofely nella cordata societaria.
«Ci hanno tacciato di essere tignosi su questo argomento – ha detto la consigliera Iris Morandi – in verità sono diverse le problematiche che emergono con il teleriscaldamento». «Innanzitutto il regime di monopolio – ha spiegato il consigliere Mario Vietti, ricordando il lontano 2007, «quando il progetto fu presentato in pompa magna in consiglio comunale con lo stato maggiore di CVA schierato, Rollandin in prima fila e Pietro Giorgio, anche se Cofely non c’era ancora – e ricordo che già Fidel Borre (Fedele Borre, ndr, ‘storico’ consigliere comunale dell’UV) a fine degli anni ’80 parlava di teleriscaldamento, anche se allora la priorità erano gli scavi per il metano». La verità è che siamo di fronte a un problema serio, il monopolio, che si risolverebbe facilmente se, come avviene negli altri Paesi europei, chi costruisce e gestisce si occupa di costruire e gestire e lascia l’erogazione dei servizi ad altri, in modo che ci sia concorrenza e che l’energia possa essere immessa in rete al miglior prezzo possibile. Adesso lo stesso comune si interroga sulla convenienza degli allacciamenti perchè i prezzi proposti da CVA sono fuori mercato». Il consigliere Loris Sartore ha posto l’accento sul risparmio energetico; «il petrolio e le fonti fossili sono in esaurimento – ha commentato – mai come adesso è fondamentale agire attraverso il risparmio energetico. La rete del teleriscaldamento sta portando energia a edifici che sono, dal punto di vista energetico, un colabrodo, non hanno serramenti adeguati, sono mal coibentate e perciò l’energia viene sprecata. L’amministrazione comunale avrebbe dovuto utilizzare i soldi pubblici per incentivare l’efficienza energetica degli impianti di riscaldamento, prima di utilizzarli per portare energia che si disperde, con un sistema ormai obsoleto». Il consigliere Paolo Fedi si è soffermato sui disagi, ammettendo «che un’opera di questa entità non può non creare disagi» ma puntando il dito contro l’inesistente o scarso coinvolgimento delle categorie produttive, dei cittadini e dei residenti per quanto riguarda modalità e tempistiche dei cantieri.
Il consigliere Ilio Viberti ha chiuso gli interventi chiedendo «a chi interessano questi lavori? chi ci guadagna – ha detto, riferendosi all’ingresso di Cofely, controllata da Suez Gaz de France e al cospicuo investimento. I francesi che detengono il 60% di Telcha investono un bel po’ di soldi; i lavori del primo lotto ammontano a circa 35 milioni di euro che arriveranno a 90 milioni. Per ora sono 60 gli allacci, che potrebbero diventare una novantina per la prima stagione di ‘erogazione’ di calore del teleriscaldamento. Qual è il ritorno se in una stagione si vende calore a una novantina di utenze? – si è chiesto il consigliere Viberti. Io sono un semplice idraulico – ha detto – che stasera frequenterà la prima ragioneria – ma non è che l’arrivo di Cofely ha a che vedere con la gestione della rete del metano che deve essere messa in appalto perchè è in scadenza e Aosta è comune capofila per tutta la Regione e lo stesso succederà per le centrali idroelettriche?
Luca Barbieri ha concluso l’incontro en plein air tra via Vevey e via Torino con una ‘ciliegina avvelenata’; «la campagna elettorale della maggioranza è già iniziata – ha detto – in primavere si terranno i lavori di riasfaltatura che sono notoriamente tradizione della campagna pre eletorale aostana abbandonata negli ultimi anni per mancanza di risorse. Siamo sicuri che in primavera la maggioranza uscente si ripresenterà al voto con le strade del centro lisce come biliardi»
Nella foto, da sinistra Luca Barbieri, Mario Vietti, Iris Morandi, Loris Sartore, Paolo Fedi, Piero Floris e Alberto Bertin.
(cinzia timpano)