Truffa del pellet: anche 100 famiglie valdostane al freddo per i bancali pagati ma mai consegnati
Proponeva pellet a prezzi assolutamente concorrenziali, soprattutto se i sacchi venivano prenotati «a bancali», Fabio Ballerino, 24 anni originario di Cosenza, titolare del fantomatico negozio ‘Tuttopellet’ di via Genova a Torino, finito al centro di un’inchiesta dei Carabinieri per truffa, in quanto – una volta raccolto il malloppo derivante dai pagamenti anticipati pretesi dai clienti, per una cifra attorno ai due milioni di euro – ha pensato bene di tagliare la corda e di volare all’estero, forse in Brasile, lasciando ovviamente tutti i suoi numerosi clienti al freddo perché quel pellet prenotato mesi fa in realtà non è mai stato consegnato.
Una truffa che ha interessato soltanto in Piemonte circa 1.500 famiglie, ma che ora si apprende aver colpito anche la Valle d’Aosta, così come confermato dai Carabinieri di Aosta: «Ogni giorno arrivano presso le varie Stazioni Carabinieri disseminate in Valle denunce di truffa per grossi quantitativi di pellet pagati e mai consegnati. Sinora sono già venti le denunce raccolte ma a quanto pare tanti hanno deciso di non farlo pensando che sia inutile (sembra che siano almeno più di cento)», si legge in una nota stampa diramata questa mattina dal Tenente Colonnello Samuele Sighinolfi.
Quello che al momento si sa è che il formidabile battage pubblicitario promosso da ‘Tuttopellet’ in Piemonte durante tutta l’estate ha fatto breccia anche nel portafoglio di famiglie valdostane: a Montjovet, ad esempio, un’intera palazzina si era rivolta alla ditta per una maxi fornitura di pellet, venendo puntualmente truffata.
(pa.ba.)