Solidarietà: raccolta fondi e indumenti per i profughi del Kurdistan
‘Arriva la neve, arriva il freddo… arriva la solidarietà’: è lo slogan ideato per la raccolta di fondi e indumenti invernali in buono stato per i profughi ricacciati dall’Isis sulle montagne del Kurdistan dall’Arci, dall’Espace populaire, dalla parrocchia di Saint-Martin-de-Corléans, Caritas diocesana e dall’associazione Pro Menor di Pont-Saint-Martin che intivano i valdostani a «non dimenticare i profughi della guerra in Siria e Iraq che affronteranno l’inverno». Della partita solidale sono anche i maestri di sci valdostani che hanno donato le divise dismesse.
Secondo le stime dell’Onu sono 1.800.000, su una popolazione di 4.500.000, i profughi accampati solo nel Nord dell’Irak. «In trecento non hanno neppure una tenda nella quale svernare» ha puntualizzato Pierpaolo Carreggio Frassy, che in estate ha visitato i campi degli sfollati. «Immaginare gente al freddo e senza cibo per noi che siamo nutriti e al caldo è una forte provocazione per tutti in particolare modo per i fedeli che devono riflettere sui milioni di persone perseguitate per motivi religiosi; contrapponiamo i colori della solidarietà al nero dell’Isis» ha concluso don Nicola Corigliano.
La raccolta è in calendario dal primo al 20 dicembre in tre punti: Parrocchia di Saint-Martin – tutti i giorni tranne la domenica ore 9-12 -; Espace populaire di via Mochet – 12-20 tranne la domenica -; stazione di servizio Esso sulla strada nazionale Pont-Saint-Martin. Per i contributi in denaro sono stati aperti due conti: Uiki-Onlus Unicredit Banca, codice Iban: IT 89 Z 02008 05005 000102651599 con causale: invio vestiario; Caritas diocesana Banca Sella codice Iban IT25 GO32 6801 2000 5385 3739 470 con causale: profughi Kurdistan.
(foto: Enrico Ventrella, don Nicola Corigliano e Pierpaolo Carreggio Frassy)
(danila chenal)