Sfruttamento acque: il M5S denuncia: «Troppi prelievi rispetto alle concessioni»
Una ‘sovrapproduzione’ di 3-4 volte superiore a quanto previsto dalle concessioni per circa 170 centraline idroelettriche in Valle d’Aosta: a denunciarla è il gruppo consiliare del Movimento 5 stelle, che ha acquisito i dati dall’assessorato alle opere pubbliche e fatto delle verifiche (a tal proposito Gazzetta Matin – sul numero del 19 maggio 2014 – anticipò l’apertura di un’inchiesta da parte della Procura della Repubblica di Aosta, indagine ancora in fase istruttoria).
«Questo – hanno spiegato Stefano Ferrero e Roberto Cognetta in una conferenza stampa – ha permesso un fatturato da 30 a 70 milioni di euro in più rispetto a quello che si poteva turbinare. Ora bisogna recuperare queste somme per destinarle alla popolazione valdostana».
Puntano il dito contro «i ‘Signori’ dell’acqua» e contro «la scarsa trasparenza nel rilascio delle concessioni, un giro di poche persone legate alla politica che si sono spartite la torta».
Chiedono i Pentastellati «un immediato controllo di tutti gli impianti, la sospensione o la revoca delle concessioni a chi ha non ha rispettato i termini del permesso concesso, sanzioni adeguate per chi ha derogato, l’aumento adeguato dei canoni di concessione (la Regione incassa solo lo 0,83%) e la comunicazione al GSE delle irregolarità riscontrate».
(da.ch.)