Presidente del Consiglio: rinviata la nomina, Marco Viérin resta al suo posto
Inizio di seduta fotocopia dellultima adunanza del Consiglio Valle di fine gennaio: il capogruppo dellUnion valdôtaine sulla ricomposizione dellUfficio di presidenza del Consiglio chiede la parola e ne chiede il rinvio alla prima seduta di mrazo in calendario l11 e il 12 – perché «il dialogo sta continuando» riferendosi agli incontri tra Uv, Sa, Uvp e Pd. La richiesta passa con 21 voti favorevoli Uv,Sa e Pd-Sinistra VdA e 14 contrari Alpe, Uvp e M5S.
Parla di «proposta indecorosa» il capogruppo di Alpe Albert Chatrian che tuona: «non dobbiamo confondere gli assetti di governo con la figura del presidente del Consiglio. La vostra è una posizione irresponsabile». «Vergogna, vergogna, non cè limite a quello che può accadere in questo consiglio, un altro mese perso: il M5S non riesce a capire il perché, Questo è il carnevale di piazza Deffeyes» trancia Stefano Ferrero del M5S.
Motiva così Laurent Viérin, consigliere dellUvp, la contrarietà al rinvio: E una vicenda imbarazzante che voi della maggioranza state gestendo in maniera goffa. Quella che esce dallaula non è unimmagine allaltezza della situazione». La maggioranza dovrebbe avere la forza di eleggere un suo presidente del Consiglio».
Conferma il sì al rinvio, già votato nellultima seduta consiliare, Raimondo Donzel capogruppo del Pd-Sinistra VdA: «La nostra è una posizione di opposizione, siamo scontenti del modo di gestire questo consiglio regionale: è uneventualità non remota quella di tornare alle urne. Lelezione del Presidente non doveva essere inquinata dalla politica. O si trova la soluzione attorno al Presidente del Consiglio o si va al voto.
Spiega il capogruppo di Stella Alpina Stefano Borrello: « Non cè uno scoperto dal punto di vista legislativo. Il rinvio lo chiediamo perché cè un confronto in atto per dare nuove prospettive e stabilità alla Regione».
(danila chenal)