Morì tre giorni dopo caduta sugli sci, assolti medici
Erano accusati di omicidio colposo in concorso in relazione alla morte di Alida Ramella, 45enne di Valtournenche, stroncata il 31 gennaio 2014 da un’embolia polmonare massiva dopo che tre giorni prima aveva riportato una distorsione al ginocchio sulle piste da sci di Cime Bianche.
Questa mattina, nel processo con rito abbreviato davanti al gup del Tribunale di Aosta, Eugenio Gramola, il medico al centro traumatologico di Cervinia, Roberto Panarese, e il medico di base, Gabriella Maquignaz, sono stati assolti «perché il fatto non costituisce reato». Erano accusati di non averle somministrato una cura antitrombotica a seguito del trauma riportato sulle pista da sci.
La perizia d’ufficio disposta dal giudice ha appurato l’assenza di colpa da parte dei due medici, così come era giunta alla medesima conclusione la consulenza tecnica chiesta dal sostituto procuratore Luca Ceccanti, che per i due indagati aveva presentato istanza di archiviazione al gip del Tribunale di Aosta.
Richiesta alla quale si era opposta la famiglia della vittima, con il gip che aveva quindi chiesto l’imputazione coatta per concorso in omicidio colposo, rimandando il fascicolo in Procura per la formulazione del capo di imputazione nei confronti dei due medici.
(pa.ba.)