Lavoratori microcomunità: Fosson, ”nessuna ipotesi sposata da maggioranza”
Oltre duecento operatori socio-sanitari, arrivati in forze a Palazzo regionale, hanno seguito dal salone delle manifestazioni e dalla tribuna il dibattito sul futuro dellassistenza nelle micro comunità pubbliche della Valle dAosta. A interrogare in aula consiliare lassessore alla Sanità Antonio Fosson i tre gruppi di minoranza Alpe, Uvp e M5S.
Solo ipotesi
Ringrazia gli operatori lassessore e spiega con tono di voce concitato: «Difficile tranquillizzare quando lallarme è stato lanciato. Non sono scelte definitive. In un momento di grave riduzione delle risorse la preoccupazione del governo è mantenere la qualità del servizio anziani e loccupazione; vogliamo permettere ai vecchi valdostani di vivere serenamente i loro ultimi anni. Non ho mai parlato di licenziamenti. Nel confronto preliminare con i sindacati abbiamo solo voluto analizzare le varie ipotesi (privatizzazione, esternalizzazione, società mista pubblico-privata ndr). Mai parlato di ridurre gli standard, che sono già al limite ma resta la necessità di ridurre i costi. Le rette sono troppo alte per le famiglie valdostane, per molti le nostre micro comunità non sono più accessibili, dobbiamo abbassare i costi».
Nessuna decisione
«Oggi dobbiamo fare una riflessione sulla dimensione delle micro e nella direzione delle valutazioni andava il primo confronto con i sindacati» sottolinea il presidente della Giunta Augusto Rollandin. Insiste Rollandin «sulla verifica puntuale, sullanalisi approfondita. Mi sembrava di buon senso fare degli approfondimenti. Non siamo andati oltre, noi non abbiamo fatto proposte. Sono allibito di quanto successo, si è montata una vicenda che non esiste».
(danila chenal)