Turismo e montagna: 24 tappe per Bassa Via
«Una terra dei 4 Quattromila appetibile anche a chi non ha mai indossato un rampone o non è mai andato oltre i 1500 metri. Un camminare attento più che lento che si trasforma in un insieme di esperienze, di itinerari, di posti e di gioielli da scoprire. Un’occasione straordinaria di scoperta per gli appassionati, ma anche per il classico camminatore della domenica, per l’over 60, per la famigliola con i bambini. Camminare, guardare, scoprire e tornare a casa soddisfatti, avendo visto cose che non hai mai visto. Scoprire il fondovalle e le valli laterali e quelle località di transito che di solito sono quelle di passaggio per le località star. Non un turismo sightseeing ma un turismo motivazionale, esperienziale». Parole e musica di Stella Bertarione, funzionario regionale e archeologa che insieme al collega dell’assessorato all’Agricoltura Luigi Bianchetti ha coordinato il progetto – che oggi pomeriggio nel salone Maria Ida Viglino ha illustrato l’itinerario della bassa Via della Valle d’Aosta; una mini-lezione intervallata di cartine e fotografie – delle 24 tappe che compongono l’anello di mezza costa che percorre l’intero fondovalle centrale con alcune incursioni nelle vallate laterali, toccando 48 comuni per complessivi 370 km. «Tappe che possono essere una passeggiata di mezzo pomeriggio come anche diventare occasioni di scoperta di un’intera giornata o di un week-end che coinvolgono artigiani, aziende del territorio, produttori. Non ci sono stati lavori ad hoc, abbiamo censito e organizzato sentieri, mulattiere, poderali, sentieri lungo i boschi, i vigneti, i ru. Un modo per raccontare il territorio, i suoi personaggi ma anche le sue leggende e i suoi misteri» – ha commentato Stella Bertarione. Dalla prima tappa Pont-Saint-Martin-Lillianes passando per la plaine d’Aosta, l’Envers e rientro con la tappa numero 24 da Pontboset a Pont-Saint-Martin, «perchè questo è un camminare per tutte le stagioni, in alcuni tratti anche sulla neve, 365 giorni all’anno, per vivere la montagna a 360°». «La scommessa è quella di concepire un prodotto turistico facendo convergere le iniziative e le intelligenze del territorio, in modo da presentare un’offerta ordinata che sappia entusiasmare – ha commentato l’assessore al Turismo Aurelio Marguerettaz – sottolineando come «il camminare lento sia rivolto a un ampio target di utenti che possa facilitare la fruizione del prodotto montagna a chiunque, a partire dal proprio approccio, secondo il proprio gusto, il proprio tempo e il proprio grado di preparazione fisica». Alcune tappe della bassa Via sono già percorribili, altre presentano ancora degli interventi di messa in sicurezza, altre ancora presentanto criticità da risolvere; «attingendo a fondi europei abbiamo impegnato 600 mila euro – ha precisato l’assessore Marguerettaz – questi fondi non sono sufficienti, per i prossimi 10 anni la Bassa Via ci impegnerà, ma la scommessa per valorizzare questa straordinaria ricchezza è far convergere iniziative e attività coinvolgendo le aziende agricole e gli operatori sul territorio». Nella foto, la presentazione del progetto Bassa Via. (cinzia timpano)