Turismo, in vacanza nelle case cantoniere
Ostelli, ciclo-officine, ristori e punti di informazione turistica. Le case cantoniere – le inconfondibili case rosse dell’Anas- torneranno a rivivere grazie a un bando per i primi 30 immobili della rete che punta a trasformare le strutture in strutture ricettive e truistiche. Tra le prime trenta case rosse coinvolte cinque sono valdostane: le due case di La Thuile, la casa cantoniera di Saint-Rhémy-en-Bosses, quella di Pré-Saint-Didier e quella di Verrès.«Sono entrate a far parte della prima fase del progetto di riqualificazione quelle case che, anche grazie alla collocazione geografica, hanno potenzialità per sviluppare servizi sinergici con i piani di valorizzazione turistico-culturale del territorio – spiega l’Anas -. L’obiettivo del progetto pilota è aumentare i servizi al cliente stradale, sviluppando un brand associabile a concetti di autenticità, genuinità e legame con il territorio, con grande attenzione alla sostenibilità ambientale, all’efficienza energetica, alla sicurezza e all’innovazione tecnologica delle infrastrutture. E ancora: promuovere l’identità territoriale evidenziando le unicità del patrimonio locale».La ristrutturazione dell’immobile sarà a carico di Anas mentre il concessionario avrà il compito di sviluppare attività imprenditoriali in coerenza con le linee guida del bando, garantendo i servizi base definiti: pernottamento, bar e ristoro, free wi-fi, postazioni di ricerca per i veicoli elettrici e info point di informazione turistica.Il bando di gara è rivolto a start-up, singoli imprenditori, consorzi, aziende, associazioni, cooperative: ai fini dell’aggiudicazione conterà la capacità di sviluppare un progetto economicamente sostenibile e coerente con le finalità del modello proposto da Anas.Le offerte digitali dovranno pervenire entro le 12 del 31/10/2016, l’obiettivo è aprire la prima casa cantoniera a giugno 2017.Info www.casecantoniere.it.(e.d.)