Bando anziani: la minoranza ottiene anche l’impegno per reperire più fondi
Un testo integralmente concordato, promosso dalla mediazione dell’assessore al Bilancio Carlo Marzi e stilato con minoranze e Giunta, porta alla seconda vittoria di giornata della minoranza, che ha visto così passare la mozione, pur emendata, che chiedeva un impegno per reperire altri fondi per il bando anziani. Quella che è così diventata una mozione di tutto il consiglio, premette «la continua riduzione delle risorse economiche, la difficoltà di mantenere i livelli di welfare raggiunti, la carenza di risorse che comporta la revisione del sistema di eccellenza aostana», ma considera anche che «non si può rinunciare alla qualità e al mantenimento dei posti di lavoro, considerando che Aosta è il luogo fulcro per la fruizione dei servizi, e pertanto merita un trattamento diverso (sottinteso, da parte di Place Deffeyes ndr.)». L’impegno per la Giunta è presto detto: «continuare e intensificare il reperimento delle risorse per il prossimo bilancio previsionale, cancellando la sanzione prevista per lo sforamento del patto di stabilità 2015» il tutto per garantire «gli attuali servizi per la popolazione», in particolare per quanto riguarda i servizi socioassistenziali, con particolare riferimento ai servizi per gli anziani e alla salvaguardia dell’occupazione.
Il dibattito
Il dibattito era stato aperto dalla minoranza. «Questa segue a ruota tutto il discorso impostato finora – attacca il relatore Luca Lotto (M5S) -. Tutti abbiamo a cuore il bando e il reperimento delle risorse e sappiamo bene che i soldi non vanno ricercati nei capitoli di spesa del Comune. E’ necessario fare pressing sull’amministrazione regionale per farci restituire delle risorse se abbiamo davvero a cuore i posti di lavoro».
Sorbara chiede il ritiro
L’assessore alle Politiche sociali, Marco Sorbara, aveva esordito nel consiglio chiedendo il ritiro della mozione, in quanto appunto «tutto questo discorso segue quanto emerso precedentemente – aveva detto -. Abbiamo già dato un segnale con la prima approvazione, è il caso di discuterne già da lunedì in commissione. Il mantenimento della qualità dei servizi e dell’occupazione è sempre stato un’esigenza primaria, ma bisogna fare dei distinguo. Noi abbiamo contestato la griglia di valutazione dell’offerta qualitativa del bando, sul reperimento dei fondi, invece, bisogna capire che non bisogna soffermarsi solamente sui comportamenti addottati in passato: ci sono altre strade che non siano richiedere soldi alla Regione. Dobbiamo valutare tanti aspetti: perché si sono ridotte le ore di Sad? Come reinvestire il quinto dei fondi (circa 200 mila euro) che è possibile aggiungere in sede di appalto senza ritirarlo? Dobbiamo confrontarci su tutto questo». Ricordato dalla minoranza, e in particolare da Giampaolo Fedi (Alpe) e Nicoletta Spelgatti (Lega) che la «mozione non può essere ritirata perché bisogna dare un segnale e ora non vi potete tirare indietro» ecco la mediazione risolutiva dell’assessore al Bilancio Carlo Marzi, che dopo oltre mezz’ora di confronto ha portato all’approvazione della mozione emendata.
La mozione originaria
Ricordiamo che la mozione originaria, firmata in coro da tutta la minoranza, impegnava sindaco e Giunta ad adoperarsi «anche attraverso negoziazioni con l’Amministrazione regionale, al fine di reperire ulteriori risorse finanziarie garantendo così l’attuale livello occupazionale degli operatori a oggi impiegati, nonché la qualità dei servizi offerti alla popolazione anziana della città di Aosta».
Il risultato
Insomma, alla luce della prima giornata di Consiglio, la strada è tracciata. La richiesta di parere legale all’Anac sospende l’iter della gara d’appalto per trenta giorni (o almeno fino al parere), ma nel frattempo, già a partire da mercoledì prossimo in commissione, cominceranno le operazioni per arrivare alla revoca del bando (parere Anac permettendo) per farsi trovare pronti all’appuntamento, cui si spera di avere anche maggiori risorse da investire per rimpolpare la base d’asta.
(al.bi.)