Casinò, sindacati contro i vertici: «azioni unilaterali discutibili»
E’ di nuovo scontro, al Casinò di Saint-Vincent, tra le segreterie regionali di Cgil, Sisl, Svat Snalc e Uil e il management aziendale, l’amministratore unico Lorenzo Sommo e il direttore generale Gianfranco Scordato.
I rappresentati dei lavoratori hanno scritto una dura lettera contro i vertici, contestando «la poca sensibilità e il mancato rispetto dei ruoli nella gestione delle relazioni industriali e del personale, agendo in modo unilaterale e in libera interpretaione nell’applicazione degli accordi sindacali sottoscritti».
Ad aver scatenato le ire dei rappresentanti sindacali sarebbero alcune decisioni dei manager che riguardano l’organizzazione del lavoro, delle quali i sindacati erano all’oscuro, nonostante una recente riunione.
«Il sindacato continua a incontrare il vertica aziendale al quale viene ripetutamente richiesto di fornire un piano di riorganizzazione complessivo, che preveda assetti e organizzazione del lavoro coerenti con le condizioni che l’azienda sta attraversando – scrivono i sindacati – questa situazione è inaccettabile e cominciamo ad avere il dubbio che l’incapacità di proporre e intraprendere idonee iniziative per l’inversione di tendenza, stia diventando l’alibi per non assumersi la responsabilità a tutti i livelli» – tuonano i rappresentanti di Cgil Vilma Gaillard, Cisl Giorgio Piacentini, Savt Claudio Albertinelli, Snalc Giorgio Bertoldo e Uil Tino Mandricardi. I sindacati chiedono che siano sospese le decisioni assunte dopo l’incontro del 27 ottobre e chiedono anche «il rispetto dell’accordo dell’ottobre 2015, non solo nella parte che riguarda il recupero dei costi, ma sulla crescita degli introiti».
Nella foto, la casa da gioco di Saint-Vincent. (re.newsvda.it)