Jeunesse valdôtaine si scaglia contro neonato gruppo giovani leghisti
«Non è dietro un maquillage politico e storico che nasconderanno la loro vera natura. Erano e resteranno Giovani Padani. Ci chiediamo come un partito di estrema destra che ha abbandonato tutti gli ideali federalisti e si è alleato con i principali movimenti neo fascisti italiani ed europei possa pensare di utilizzare il nome di Jeune Vallée d’Aoste». E’ la dura presa di posizione della Jeunesse valdôtaine di Alexandre Bertolin all’indomani della costituzione del gruppo giovani della Lega Nord. Tirato in ballo dall’ideatore Erik Lavy (la Jeunesse non rispecchia più i valori di Emile Chanoux) , il movimento giovanile dell’Uv stigmatizza: «non può il neo costituito movimento chiamarsi Jeune Vallée d’Aoste, il gruppo creato dall’Abbé Trèves per lottare contro il fascimo per difendere tradizioni e valori della Valle d’Aosta». La Jeunesse taccia l’operazione di elettoralistica e si scaglia contro Etienne Andrione, già presidente della Fondazione Chanoux, che sostiene il progetto leghista. «La nascita di un nuovo gruppo politico regionalista giunge a un anno e mezzo dalle regionali e a sostenerlo c’è un uomo politico ‘homeless’ che cerca di accasarsi». La Jeunesse invita tutta la comunità valdostana a difendere «i valori e il nome de la Jeune Vallée d’Aoste che è stata un pilastro della storia e dell’autonomia valdostana».
Replica via Facebook
A stretto giro di social ribatte Etienne Andrione: «La Lega Nord è l’unica a parlare di federalismo ed è la ragione per cui da vent’anni almeno la guardo con un certo interesse. La vostra è retorica che sa di pregiudizio. Credo che Eric Lavy (fondatore del nuovo movimento giovanile) abbia fatto bene a chiamarlo Jeune Vallée d’Aoste. E’ un ragazzo onesto, capace e coraggioso, che soffre, soffre amaramente dello stato di decadenza, compreso quello identitario, della Valle d’Aosta. E’ un ragazzo che ha deciso di lottare contro la pletora dei traditori e dei corrotti che hanno sfasciato tutto, rovinato e sporcato tutto. E’ un uomo e ha detto No». Andrione conclude, invitando l’animateur principal Bertolin un confronto pubblico sull’argomento.(da.ch.)