Qualità della vita: Aosta prima provincia italiana
Qualità della vita 2016, Aosta è la provincia italiana dove si vive meglio. E’ quanto emerge dall’indagine del Sole 24 Ore pubblicata oggi.Per Aosta si tratta della terza volta in 27 anni di indagine (le precedenti nel 1993 e nel 2008) a salire sul gradino più alto e vi torna dopo 8 anni di assenza.Al secondo ed al terzo posto si confermano Milano e Trento. All’ultimo posto ancora una realtà del Mezzogiorno, Vibo Valentia. Al penultimo posto Reggio Calabria (ultima nell’edizione del 2015).
Aosta risulta al primo posto nella classifica per redditi, risparmi e consumi e in quella della demografia, famiglia e integrazione; è al terzo posto per giustizia, sicurezza e reati (quella in cui Milano è maggiormente penalizzata); all’ottavo per ambiente, servizi e welfare; al 15° in cultura e tempo libero; al 70° per affari, lavoro e integrazione.
«Ritengo che il primo posto sia il risultato di un modo di vivere e di operare che è di tutti i valdostani: istituzioni, parti sociali, imprenditoria e cittadini dal 2008 in poi, anno di inizio della crisi, hanno agito affinché questo difficile momento economico internazionale avesse sul nostro territorio il minor impatto possibili», commenta il presidente della Regione, Augusto Rollandin, il quale auspica che «anche negli anni a venire riusciremo, tutti insieme, a mantenere alto il livello dei nostri servizi continuando ad avere una qualità della vita che testimoni quanto sia bella e performante la nostra Valle». Per Rollandin «ognuno ha fatto la sua parte e oggi, credo, che possiamo dire che si stia intravedendo la ripresa. Ripresa che i dati dell’indagine testimoniano».
«Tra i vari indici, molto positivo considero quello sulla sicurezza strettamente legata ad una buona integrazione degli stranier- commenta il sindaco di Aosta, Fulvio Centoz -. Più in generale queste ricerche confermano l’alta qualità della vita nella nostra Regione (al di là della singola posizione) che deve essere motivo di orgoglio e spinta per migliorarsi sempre».
Il primo cittadino del capoluogo ammette però che «molto c’è da fare e nulla può essere dato per scontato. Il risultato ottenuto premia lo sforzo di diversi comparti del territorio, una strada da percorrere rimane sempre più quella della collaborazione tra pubblico e privato, che grazie a dinamicità e creatività, permette di mettere in campo risposte più efficaci e adatte al momento storico ed economico che stiamo attraversando. La sfida è ancora aperta, nessuno si siede, abbiamo importanti capitoli da affrontare con la volontà di mantenere alta la qualità della vita sul nostro territorio».(re.newsvda.it)