Bancarotta nella ditta amministrata dalla moglie, stangato
Secondo l’accusa, rappresentata in aula dal pm Luca Ceccanti, prima del mese di settembre 2011 avrebbe distratto 244 mila euro dalla società Edil.Cost. di Aosta, all’epoca dei fatti amministrata dalla moglie, ditta operante nel settore dell’edilizia dichiarata fallita l’8 gennaio 2014.Questa mattina – davanti al Tribunale di Aosta in composizione collegiale (presidente Massimo Scuffi e giudici a latere Marco Tornatore e Paolo De Paola) – Loris Vilardo, 41 anni, detenuto per altro reato, è stato condannato a due anni e 4 mesi di reclusione per le accuse di bancarotta fraudolenta e di bancarotta semplice.Inoltre, nei suoi confronti i giudici hanno applicato l’inabilitazione per 10 anni a esercitare attività imprenditoriali e commerciali.L’imputato, che ha reso dichiarazioni spontanee in aula, ha ammesso le sue responsabilità, precisando che «una parte dei 244 mila euro mi sono serviti per vivere e un’altra per gestire i cantieri comunque aperti all’epoca», tra il 2010 e il settembre del 2011.Il legale difensore, l’avvocato Giulio Calosso del foro di Torino, nella sua arringa ha sottolineato come «la società per un determinato periodo ha comunque lavorato, aveva dei dipendenti e un minimo di materiali avrà pur dovuto acquistarli».Dalla relazione commentata in aula dal curatore fallimentare Laura Jorioz, però, «dalla contabilità non emerge che parte» dei 244 mila euro «sia stata utilizzata per fini gestionali», avendo anzi simulato anche una passività di 180 mila euro, presupposto – secondo la tesi accusatoria – per l’erosione di un’altra quota del patrimonio della società.(pa.ba.)