Alpe: battaglia in Consiglio a suon di risoluzioni trasversali
Non si parlerà solo di Cva domani In Consiglio Valle. Ad anticiparlo il capogruppo di Alpe Albert Chatrian che dice «ci sarà una discussione ad ampio raggio» e annuncia una risoluzione sulla natura della quale mantiene il riserbo (ipotizzabile la richiesta di sfiduciare il consigliere delegato del Forte di Bard Gabriele Accornero) e che potrebbe catalizzare ancora una volta i voti della maggioranza nella maggioranza – Uvp, Sa, PnV – di Alpe, del Gruppo misto e M5S. Non vuole parlare di governi alternativi all’attuale e ribadisce: «c’è una Valle d’Aosta in ginocchio, male amministrata e noi ci impegneremo a fare uscire tutte quelle cose che fanno alla nostra regione e ai valdostani».
Vallet, non ci lasceremo intimidire
«Non creda L’Union valdôtaine che Alpe si farà intimorire dalle sue minacce. Noi abbiamo vissuto anni di isolamento e siamo stati additati per aver combattuto un sistema che solo ora arriva al collasso. Un sistema che si reggeva su clientelismo e affarismo e che semplicemente non era giusto. Non accettiamo lezioni dall’ultimo della classe e da chi è riuscito a distruggere ogni modello positivo di Valle d’Aosta dagli Enti locali al welfare». E’ la presa di posizione del presidente del Galletto Alexis Vallet alla rampogna del Leone rampante nei confronti dei due consiglieri Albert Chatrian e Patrizia Morelli, condannati per finanziamento illecito ai partiti, colpevoli di non fare un passo indietro, dimettendosi dalla carica regionale. In vista di domani, venerdì 17, data in cui è convocata l’assemblea straordinaria per l’instituzione di una commissione consiliare d’inchiesta sulla Cva, Vallet rincara: «in consiglio continueremo più forte di prima a buttare sabbia nei loro ingranaggi perversi per ridare una speranza autonomista progressista e giusta a questa regione». «La sola cosa che leggo nelle dichiarazioni del presidente dell’Union è la conferma che Alpe è l’antagonista vera di questo modello» conclude Vallet.(danila chenal)