Casinò: piano di riorganizzazione lacrime e sangue per i lavoratori
E’ una ipotesi di attuazione di piano di salvataggio e rilancio da lacrime e sangue per i lavoratori quella presentata dall’Azienda ai sindacati ieri pomeriggio da una parte del pool di professionisti che fa capo all’amministratore unico Giulio Di Matteo. Un documento che sarà presentato questo pomeriggio ai lavoratori durante
Le ipotesi (tabella delle riduzione all’ultima pagina del piano) è addirittura peggiorativa per i lavoratori rispetto a quella precedente ipotizzata. Sedici scaglioni di riduzione dei compensi per i lavoratori ex Siser ed ex Sitav (amministrativi di sala e “puri”), con riduzioni di stipendio che vanno dall’1,5% fino al 37,50%. Le decurtazioni, lorde, vanno da un minimo di 15 a un massimo di 1518,75 euro al mese.
Per gli stessi lavoratori la proposta è di eliminare la quattordicesima mensilità e ridurre, portare l’orario di lavoro settimanale a 32 ore e le ferie a 30 giorni per chi ha più di 6 anni di anzianità, mentre dal 2018 per tutti questi dipendenti i giorni saranno 26. Per quanto riguarda i maggiorativi da lavoro notturno ore 22-005), in qualsiasi giorno dell’anno sarà del 10% sulla baga base.
Riorganizzazione
Per l’area albergo – ristoranti e bar l’Azienda intende istituire una struttura commerciale con personale riassorbito da posizioni in esubero dell’area amministrativa. I servizi bar e ristorante saranno potenziati attraverso l’impiego di personale riassorbito dalle figure in esubero provenienti dai servizi di sala.
Per l’area gioco tradizionale, saranno create due aree con una nuova organizzazioen dei turni in base ai giorni della settimana, orari, presenze di manifestazioni. E’ previsto l’impiego flessibile del personale giochi, con revisione del sistema delel pause.
Per l’area amministrativa/servizi superamento degli esuberi attraverso riorganizzazione dei servizi di portierato, controllo monito e sicurezza aziendale.
Per quanto riguarda i giochi live e giochi in contesto virtuale, è previsto l’allestimento di nuovi spazi, attrezzature e impianti per la realizzazione dei due progetti.
“Questa proposta di piano è il copia e incolla di quanto presentato a più riprese dal 2009 in poi – tuona Walter Zampa, segretario regionale Ugl -. Non credo ci volesse un pool di avvocati di fuori Valle per produrre un documento simile. Il metodo non è cambiato affatto, è evidente che il problema non lo si vuole risolvere ed è più facile puntare il dito contro i sindacati. Sarebbe bastato portare al tavolo prima con i lavoratori e poi con i sindacati un esperto come il dottor Giovannini (insieme all’assessore Chatrian), il quale conosce bene la situazione, invece no, nessun confronto su temi reali e concreti, ma sempre e solo la stessa solva. Questo piano non ha nessun fine e non risolve alcun problema. Arrivavamo da 15 anni di totale incapacità ed è stato detto cheadesso siamo di fronte a una svolta epocale, svolta che non vediamo affatto. Siamo tutti consapevoli dei problemi, in primis i lavoratori, ma non è certo con questa proposta che si potrà risollevare il casinò. All’Assemblea dei lavoratori cercheremo di analizzare punto per punto una proposta che tra l’altro non presneta alcun numero, se non quello di percentuali realizzate al computer”.
“Questo documento contiene solo tagli e nessuna azione di rilancio, è irricevibile – tuona Claudio Albertinelli del Savt -. Su queste basi non si può avviare alcuna trattativa”.
(l.m.)