Fénis: cadavere carbonizzato, escort unica indagata
Il pm Eugenia Menichetti ha inviato l'avviso di conclusione delle indagini: l'accusa è di distruzione di cadavere
Il pm Eugenia Menichetti ha inviato l’avviso di conclusione delle indagini ad Anaelle Prunier, cameriera ed escort 22enne francese, arrestata lo scorso mese di ottobre per il presunto omicidio di Jean Luc D., un informatico di 52 anni il cui cadavere carbonizzato è stato ritrovato in una radura semi nascosta di Fénis.
La Procura di Aosta contesta alla giovane il reato di distruzione di cadavere, che prevede una pena che va dai due ai sette anni di reclusione.
I fatti
Di ben altro tenore le indagini in territorio francese, visto che Anaelle Prunier è indagata per l’omicidio dell’informatico, avvenuto secondo gli inquirenti e secondo le dichiarazioni della stessa, durante un gioco sadomaso finito male. La morte avrebbe poi portato la giovane francese a bruciare il corpo del malcapitato proprio a Fénis.
La escort 22enne, rea confessa, sostiene di aver ucciso l’uomo per legittima difesa, durante un rapporto sessuale degenerato, avvenuto a Divonne Les Bains, vicino alla frontiera tra Francia e Svizzera, e a meno di due ore di macchina dalla Valle d’Aosta. Da qui Anaelle Prunier avrebbe caricato il corpo a bordo della 206 della vittima e avrebbe raggiunto Fénis. A confermare la tesi degli investigatori, oltre alla confessione dell’indagata, ci sono anche i tabulati dei telefoni cellulari della giovane e della vittima, agganciati proprio da una cella di Fénis.
(al.bi.)