Courmayeur, minoranza all’attacco: «Le istituzioni non sono Facebook!»
Il gruppo consiliare Courmayeur la Nuova Via evidenzia in una nota «il reiterato mancato rispetto delle normative»
«Le istituzioni non sono Facebook e il rispetto delle norme è l’unico modo di rispettare le istituzioni». È l’attacco che il gruppo di minoranza Courmayeur la Nuova Via rivolge all’amministrazione comunale guidata da Stefano Miserocchi, a 100 giorni abbondanti dall’insediamento.
La minoranza guidata dall’ex sindaca Fabrizia Derriard in una nota evidenzia come non intenda più «e per dovere istituzionale, non possa continuare a soprassedere in silenzio al continuo e reiterato mancato rispetto delle normative con cui si sta caratterizzando l’agire amministrativo dell’attuale maggioranza comunale».
Una mancanza che non è dettata dall’inesperienza secondo i consiglieri di opposizione che hanno «puntualmente indicato il mancato rispetto delle regole, rinunciando tuttavia ad intraprendere azioni formali per non rallentare, o boicottare l’azione della maggioranza, coerenti con il principio di disponibilità e collaborazione esternato durante il primo consiglio di insediamento e certi che fosse solo l’inesperienza a far commettere certi errori. Ma se alle segnalazioni non giunge alcun cenno di risposta, ma anzi si insiste e ci si arrocca sulla propria posizione, allora non si tratta di inesperienza, bensì di scelta consapevole», riflette il gruppo.
A suscitare le esternazioni del gruppo consiliare questa volta è la convocazione del Consiglio comunale prevista per domani, lunedì 26 marzo «notificato ad uno dei consiglieri di minoranza il giorno successivo a quello stabilito da Regolamento e Statuto, non rispettando l’intervallo di 4 giorni tra la notifica dell’odg e la seduta consiliare. Inesperienza? di sicuro no, poiché nulla si può eccepire all’esperienza del segretario comunale».
I consiglieri evidenziano come «La nuova amministrazione che del dialogo e del confronto ha fatto la sua grande bandiera elettorale ha uno strano modo di intendere il dialogo» Molteplici, secondo i consiglieri le e-mail inviate in quest mesi e rimaste senza risposta. La minoranza punta il dito sulle irregolarità per la convocazione e lo svolgimento della commissione di gestione della biblioteca o sul deposito degli atti ufficiali del consiglio che «deve dare almeno due giorni feriali di tempo per la lettura, l’analisi e la sintesi da parte dei consiglieri di minoranza. Tuttavia se i due giorni feriali in questione sono sempre il venerdì e il sabato (affinché il consiglio fissato di lunedì diventi un prolungamento del weekend dei consiglieri residenti fuori valle?) invitiamo i cittadini ad una verifica empirica per constatare se gli risultano aperti gli uffici comunali nel pomeriggio di venerdì (magari dopo una normale giornata di lavoro di un qualsiasi lavoratore), o del sabato».
«È evidente che la tanto sbandierata volontà di comunicazione, annunciata dall’attuale maggioranza comunale, si fonda più su una superficiale visione da social network (dove vale tutto e il contrario di tutto) che su una seria e rispettosa cultura istituzionale, che prevede e richiede regole precise, le quali sole rappresentano una reale garanzia di democrazia e trasparenza» continuano i consiglieri che concludono evidenziando «la palese trasgressione della semplice e lapidaria norma sulla par condicio in periodo elettorale» facendo riferimento agli incontri con la popolazione convocati in questi giorni, con l’amministrazione comunale di Courmayeur che «ha ritenuto di poter impunemente proseguire con il suo calendario di appuntamenti che, seppur condivisibili, non possiedono certo i caratteri di impersonalità e indispensabilità così chiaramente richiesti dalla legge!»
(re.newsvda.it)