Uvp, la responsabilità dell’ultimo miglio agli elettori
Appello agli elettori per far fronte alla deriva dei populismi
L’Uvp rivendica la bontà del suo percorso e del suo programma ma la «responsabilità dell’ultimo miglio» è per il Leone rampante quella a cui sono chiamati gli elettori domenica 20 maggio, data delle consultazioni regionali. Lo hanno sostenuto nel comizio di chiusura di giovedì 17 maggio al Centro Congressi di Saint-Vincent.
Stoccata al M5S
«Il nostro programma sa guardare a passato, presente e futuro. Non abbiamo avuto bisogno di ristampare i nostri volantini o avere diktat da Roma come altri partiti, sappiamo molto bene che cos’è l’autonomia (ndr, evidente riferimento al Movimento 5 Stelle)» ha esordito la cantautrice dialettale Maura Susanna. Il programma dell’Uvp si articola su tre tematiche fondamentali: 100 giorni nell’immediato, 5 anni nel breve periodo, 20-25 anni per il futuro, attraverso procedure di concretezza, coerenza e competenza. La vice-presidente del partito Silvana Cérise ha anche precisato che: «intendiamo continuare il contenzioso aperto di 244 milioni di euro verso lo Stato, siamo e continuiamo ad essere una Regione autonoma, siamo indignati con coloro che indifferentemente credono di poter mischiare autonomia e onestà quasi fossero la stessa cosa».
Hanno rivendicato la bontà dell’operato degli ultimi 18 mesi dell’assessore alla Sanità e Politiche Sociali Luigi Bertschy e di quello all’Agricoltura e Risorse Naturali Alessandro Nogara. «Abbiamo lanciato idee per i prossimi 20 anni, diverse delle quali vanno anche oltre i confini regionali, senza aver paura ed evitando l’ordinaria amministrazione. Dobbiamo tornare ad avere dei politici impegnati per il territorio e che rivendicano il bene della Valle d’Aosta» ha puntualizzato Bertschy. Nogara ha invece posto l’attenzione sul verde e il mondo agricolo, affermando che: «come assessorato abbiamo alzato la voce sui cantieri forestali, dando una duplice risposta, sia sul lato economico sia su quello della natura. L’agricoltura era in cattivo stato fino a una decina di anni fa, stiamo cercando di tirarla fuori al meglio e migliorarla sempre di più con il vostro aiuto».
Diffidare degli slogan
Chiusura d’obbligo per il Presidente della Regione Laurent Viérin, che non si è lasciato scappare alcune riflessioni sui principali avversari politici dell’Uvp «Ogni 5 anni assistiamo a processioni verso Aosta di big politici, che ci spiegano che cosa significano autonomia. Bene, creare delle macro-regioni non vuol dire autonomia e allo stesso modo gli elettori devono diffidare dagli slogan facili. In primis a Roma dovrebbero garantirci la certezza di risorse finanziarie, che ora non abbiamo, e che ci consentano di programmare al meglio le nostre politiche future. Il principio e l’inizio del cambiamento non ci spaventano, ma abbiamo bisogno del vostro impegno e della vostra fiducia per poter dar loro vita»
(mattia pramotton)