Sciatore scomparso negli Anni ’50: la Polizia chiede aiuto
Diffuso un abbozzo di identikit, ricostruito grazie al certosino lavoro dei reparti speciali della polizia di Aosta e Torino; l'uomo era stato ritrovato a Cime Bianhce
Un aiuto per identificare i resti di uno sciatore scomparso e ritrovato il 22 luglio 2005 a Cime Bianche, a quota 3.100 metri, a Valtournenche.
Questo lo scopo della polizia e della Procura di Aosta, che dal materiale raccolto hanno provato a tracciare una sorta di identikit.
Il profilo
Uomo, di mezza età, alto non meno di 1.75, probabilmente miope, forse benestante e le cui iniziali erano probabilmente M.M. La morte, presumibilmente, sarebbe avvenuta nei primi anni 50, come dimostrerebbero una moneta da 5 lire (coniata tra il 1946 e il 1950), il modello degli sci e l’orologio Omega ritrovati vicino al cadavere.
Il lavoro
L’opera di ricostruzione dell’identità, come detto, è iniziata il 22 luglio 2005 con il ritrovamento del cadavere e il trasporto di tutto il materiale nell’ufficio di medicina legale di Quart.
Da qui si arriva direttamente al 2010, quando l’Unità Analisi del crimine violento del Gabinetto interregionale della Scientifica di Torino, richiede informazioni sui resti, a seguito dell’istituzione, presso gli Interni, della banca dati “Ricerca scomparsi”. Dopo le ricerche storiche (2013-2014) senza esito della Scientifica torinese, si arriva al 2017, quando il Gabinetto Interregionale avvia accertamenti sull’abbigliamento.
L’abbigliamento
Qui la lista dei ritrovamenti è lunga e parte da un paio di sci marca ROSSIGNOL “OLIMPIQUE” nr 7200 – 210, che secondo un collezionista, risalgono agli anni 40/50. Presumibilmente apparterrebbero a uno sciatore con elevata disponibilità economica, visti anche i bastoncini in metallo. Stesso discorso per gli scarponi, di marca “Le Trappeur”.
Gli occhiali, con montatura tonda, dovrebbero essere appartenuti a una persona miope, mentre l’orologio Omega (seriale 11666171), pare essere stato venduto l’8 febbraio 1950 con destinazione “Colonie Francesi” (Tunisia, Algeria, Marocco …).
Nella camicia, leggera, di colore grigio-verde, sono state rinvenute le iniziali M.M., mentre l’etichetta interna riporta la dicitura: “FABRIQUE’ SPECIALMENT POUR BODRIGUE – PAR DE MARLY (la ditta non esiste più). Infine, c’è il discorso relativo alla moneta da 5 lire (raffigurante il grappolo d’uva), nonché il foulard di seta rossa.
Il Dna
Infine, gli investigatori hanno provveduto anche a estrapolare il DNA, al fine di stabilire il cromosoma Y, utile in quanto condiviso da tutti i membri maschili della famiglia di origine.
(al.bi.)