Governo VdA: Spelgatti prima donna alla presidenza della Giunta
Saremo il governo del fare
Governo VdA: Nicoletta Spelgatti è la prima donna a sedere alla presidenza della Regione Valle d’Aosta. La delega alla vicepresidenza è stata affidata a Elso Gerandin. E’ passata con i 18 voti della maggioranza, 16 bianche e una nulla. La neo eletta si prende un po’ di tempo prima di salire sullo scranno da presidente, abbracciando i membri della sua squadra e stringendo la mano alle colleghe di minoranza.
«Grazie a chi ci ha dato la fiducia. Sono cosciente che serpeggiano dubbi. Sarà a me, a noi provare a fugarli. Il nostro impegno sarà totale. Saremo il governo del fare. Per alcuni sarà l’opposizione a prescindere senza se e senza ma. Ne prendiamo atto. Altri si sono dimostrati disposti a collaborare. Tutti sappiamo quanto la situazione sia grave. A noi imprimere quel colpo di reni per invertire la tendenza».
Spelgatti, ottica di servizio e non di potere
«Una donna, e madre, guarda in un’ottica di servizio nei confronti dei cittadini e della squadra. E’ un punto di vista incomprensibile dal punto di vista maschile. La variabile di cui non tenete conto è la squadra. Non c’è stato nessuno che ha battuto i pugni sul tavolo, tutti abbiamo ragionato, ed è stato faticoso. Tanti hanno fatto passi indietro. Credere nel cambiamento fa la differenza, credere che sia possibile anche dialogare con la minoranza fa la differenza. La nostra non è un’ottica di potere ma di servizio ai valdostani».
Dichiarazioni di voto
Renzo Testolin (Uv) «L‘intervento della candidata presidente (Spelgatti) conferma la debolezza di progettualità. Senza entrare nel merito dei punti sarebbe stato interessante sapere qualcosa in più. Non possiamo dare l’appoggio a questo governo».
Chiara Minelli (Ic): «Non replicare(Splegatti) svilisce il Consiglio regionale, luogo deputato al dibattito. Faccio fatica pensare a lei come presidente senza connotazione di genere, questione imprescindibile».
Daria Pulz esprime il suo disagio «per la deriva politica. Credo che pagheremo un alto prezzo. Stiamo per assistere a un accordo amministrativo come se la Vale d’Aosta fosse un condominio. Sono preoccupata per il poco che è stato detto sull’istruzione e sulla cultura. Mi sembra che autonomisti e regionalisti stiano abdicando a certi valori».
Albert Chatrian (Alpe): «Ci apprestiamo a sostenere questo governo a 18 assolutamente innovativo, con persone motivate. Abbiamo messo al centro i bisogni dei valdostani, la differenza la farà il gruppo. La forza saranno la squadra e le idee. Vogliamo fare le cose per bene, per tutti. Noi dobbiamo ispirarci alle democrazie partecipate».
Luigi Vesan (M5S): «Questa maggioranza chiede di essere votata senza nemmeno mettere le parole su cosa vuole fare. Crediamo che una maggioranza così eterogenea non darà risposte chiare e precise ai valdostani. Non voteremo la fiducia a scatola chiusa».
Stefano Aggravi (Lega): «Grazie per gli spunti che sono arrivati dalla minoranza che terremo in considerazione. Prima di tutto siamo valdostani e il primo segnale che dobbiamo dare è che tutti quanti ci prepariamo a lavorare per loro».
Mauro Baccega (Epav): «Non è chiaro ciò che pensate di fare ma voi avete vinto sulla base di annunci. Noi vi aspettiamo al varco: sul bilancio di previsione, sulla questione finanziaria con lo Stato».
Stefano Ferrero (Mouv’): «Noi abbiamo guardato alla sostanza come la riduzione di un assessorato. Qui si passa da un ‘bla, bla, bla’ al fare e presto ve ne accorgerete. I processi alle intenzioni non ci appassionano. Adesso si passa alla fase concreta e i 18 hanno la ferma intenzione di governare per cinque anni».
Laurent Viérin (Uvp): «La sua (Spelgatti) è stata una replica inconsistente. Noi non ci fidiamo. Vedremo dalle prime nomine, oggetto del baratto di questo accordo. Sarà il primo banco di prova». Aggiunge Jean-Claude Daudry: «noi crediamo che lo spirito di servizio appartenga a tutti. Non è sicuramente un aspetto dei nuovi eletti».
Pierluigi Marquis (Ac-Sa-PnV): «speriamo si possa avere un confronto nuovo con l’unico interesse di risolvere i problemi dei valdostani. Lavoreremo intensamente anche a rafforzare l’autonomia e non mortificarla. Auspichiamo un clima nuovo fatto di di buoni rapporti con tutte le forze in Consiglio»
(danila chenal)