Sul Monte Bianco a numero chiuso e con permesso
Alpinisti a numero chiuso e con permesso per poter salire sul Monte Bianco dal versante francese. Dal 2019, infatti, servirà una autorizzazione agli alpinisti per poter salire sul Tetto d’Europa lungo la via normale del Gouter, la più frequentata, poiché la meno impegnativa. Sarà prevista una quota massima di 214 alpinisti al giorno, pari ai posti letto del rifugio del Gouter, dove la prenotazione continuerà a essere obbligatoria. L’accordo prevede che “Tous les candidats à l’ascension devront déposer leur projet avant de se lancer dans la course”.
E’ quanto emerso nelle serata di ieri, lunedì 3 settembre, al termine di una riunione tra il sindaco di Saint-Gervais (Francia), Jean Marc Peillex, da sempre in prima linea per chiedere una regolamentazione degli accessi al ‘tetto d’Europa’, il prefetto dell’Alta Savoia, Pierre Lambert, e altri enti interessati, dalla gendarmeria alle guide alpine al club alpino francese. A Radio France Bleu, il sindaco Peillex ha esclamato: “E’ una giornata storica per questa montagna”. Il Prefetto ha precisato al giornale Dauphiné Libéré che “una “brigata verde” potrà essere incaricata dal Comune per controllare l’applicazione di questa misura restrittiva per la quale i contorni giuridici non sono ancora stati dettagliati e che devono essere oggetto di una seria analisi tecnica e giuridica”.
Le vie normali del Monte Bianco
La cima del Monte Bianco (4810 metri) può essere raggiunta da due vie normali italiane ed una via normale francese, tutte di difficoltà PD/PD+. La via normale francese al Monte Bianco è più breve e facile rispetto a quelle italiane e raggiunge la cima dal Rif Gouter passando per la cresta delle Bosses, tratto che ha in comune con la via normale dal versante italiano della Val Vény.
Le difficoltà della salita dal versante francese sono legate all’attraversamento del canalone Gran Couloir, caratterizzato da frequenti scariche di sassi dovute allo scioglimento del ghiaccio, e alla quota. Pertanto la scalata del Monte Bianco richiede un ottimo allenamento fisico, velocità e competenza nella progressione su ghiacciaio. La cresta finale delle Bosses richiede una particolare attenzione in caso di neve fresca o ghiaccio duro ed è da evitare in presenza di forte vento, essendo una cresta di neve in alcuni tratti alquanto stretta ed affilata.
(re.newsvda.it)