Vigili del fuoco valdostani: riparte lo stato di agitazione
I sindacati denunciano: risposte aleatorie da parte della politica
Vigili fuoco di nuovo sul piede di guerra. Riparte lo stato di agitazione. Lo comunicano Cgil e Conapo, seguito alle «deludenti trattative» con il comitato regionale per le relazioni sindacali e alle «risposte aleatorie» della parte politica, i sindacati Fp Cgil e Conapo dichiarano la «riapertura dello stato di agitazione» del personale del Corpo Valdostano dei Vigili del Fuoco.
Tavolo non avviato
«La sospensione avrebbe dovuto permettere l’apertura di un tavolo tecnico – si legge in una nota – volto al confronto tra il contratto dei dipendenti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e quello del corrispondente Corpo Valdostano. Il Comitato regionale per le relazioni sindacali non ha mai ritenuto opportuno avviare il suddetto tavolo, quindi non ha tenuto fede agli impegni presi durante il tentativo di conciliazione». «Inoltre – si legge ancora – in occasione dell’ultimo incontro ha presentato alle organizzazioni sindacali un’ipotesi di accordo, nella quale è stata addirittura eliminata la parte del già esiguo aumento, finora previsto e finanziato da somme già previste a bilancio. La presunta convocazione del 18 settembre del suddetto tavolo appare quindi tardiva e già viziata a monte dal clima di contrapposizioni che si è creato».
Infine si ribadisce che «le rivendicazioni sono volte unicamente a far riconoscere e a valorizzare la specificità dei vigili del fuoco valdostani al pari dei vigili del fuoco del corpo nazionale in rapporto agli equivalenti e specifici compiti istituzionali svolti. Non vi è in tal senso una battaglia corporativa che voglia insinuarsi nelle risorse stanziate per il comparto regionale, ma ottenere quelle ulteriori necessarie. Obiettivo peraltro già raggiunto, e superato, dai colleghi vigili del fuoco della Provincia Autonoma di Trento, la quale non ritiene tale equiparazione un attacco alla propria Autonomia».