Nomina Università, Bruno Galli: polemiche prive di fondamento
«Sono del tutto prive di fondamento le polemiche sulla mia nomina (con voto unanime della giunta regionale) a consigliere dell’Università della Valle d’Aosta». Lo afferma nella replica alle critiche ricevute mosse da Uv, Uvp e Impegno Civico i professor Stefano Bruno Galli, neo componente del cda dell’Università della Valle d’Aosta, nonché assessore regionale della Regione Lombardia (lega) all’Autonomia e Cultura.
«Trovo insensato che alcune forze politiche locali definiscano «inopportuna da un punto di vista ideologico» la scelta di nominare il sottoscritto solo perché, l’estate scorsa, ho accettato l’invito di partecipare a un dibattito pubblico sul tema dell’autonomia organizzato nel Milanese da Lealtà e Azione. Accettare l’invito a un dibattito non significa condividere le idee di chi ti invita o della platea che partecipa all’incontro. Negli ultimi anni, basta andare a verificarlo sui quotidiani, sono andato a spiegare i contenuti e i vantaggi che porterebbe una maggiore autonomia della Regione Lombardia in ogni sede. Sono andato ovunque, da sinistra a destra, alle feste del PD come di altri partiti o movimenti. Sono andato ovunque mi abbiano invitato per un confronto. Sono uno spirito democratico e in un quadro democratico vado ovunque possa illustrare le mie idee, e dare spiegazioni, su un tema fondamentale per la vita di 10 milioni di cittadini lombardi quale l’autonomia. Per questa ragione vado anche a un evento organizzato da Lealtà e Azione e andrò, se vorranno invitarmi, allora come oggi, a eventi organizzati da movimenti di sinistra o dai centri sociali».
Per il professor Bruno Galli, «il confronto è il sale della democrazia e della civiltà e come diceva la scrittrice inglese Evelyn Beatrice Hall, frase poi ripresa e fatta propria dal patriarca dei Lumi, Voltaire, «non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò con la mia vita il tuo diritto a dirlo».La mia storia personale, di studioso e di politico, parla per me: se c’è qualcuno che, sin da quando portava le braghe corte, ha sempre dimostrato, con i fatti e con gli scritti, la propria sensibilità per le questioni dell’autonomia, del federalismo, del regionalismo e delle minoranze, quello sono io. Il resto sono solo chiacchiere a vuoto, sterili e strumentali polemiche costruite sul nulla».
(re.newsvda.it)