Casinò, la Cgil denuncia: ”è al capolinea nell’indifferenza della politica”
Per il sindacato se entro il 31 dicembre non si raggiungesse l'accordo, ci sarebbe il fallimento
Il Casinò di Saint-Vincent è al capolinea. E’ la denuncia della Cgil Valle d’Aosta. E punta il dito contro la politica regionale: è sempre meno credibile e la questione Casinò ne é purtroppo la dimostrazione. In questi anni la Cgil Valle d’Aosta ha sempre rimarcato la forte preoccupazione sulla situazione della Casa da gioco, ma siamo rimasti inascoltati. Ora ci ritroviamo con un dato di fatto: 275 licenziamenti tra dipendenti con contratto a tempo determinato e a tempo indeterminato. Il 13 dicembre avremo un incontro con l’azienda e sarà il primo incontro sulla 223. Se entro il 31 dicembre non si raggiungesse l’accordo, ci sarebbe il fallimento. Ma in ogni caso, qualsiasi decisione venga presa, a pagare saranno sempre e solo i lavoratori.
Bagno di sangue
È inutile far finta che non sia un bagno di sangue. 1/3 di questi lavoratori sono a rischio collocazione. Ci aspettavamo una presa di posizione da parte della Regione, che ha la proprietà sull’azienda, invece in questi anni non abbiamo visto altro che cambi di poltrone, casacche politiche, formazioni di movimenti, ma nessuno ha mai preso in considerazione seriamente la questione Casinò, una patata bollente che in tanti (troppi) hanno preferito affidare all’assessore di turno per poi usare l’Azienda, che è composta da persone, solo come uno strumento puramente politico. Siamo stati concilianti, comprensivi e anche collaborativi. Lo abbiamo fatto con un solo obiettivo: i lavoratori.
(re.newsvda.it)