Agroalimentare: contrastare la contraffazione della Fontina nel mondo
E' quanto ha chiesto in un'interrogazione il capogruppo di Mouv' Stefano Ferrero
La contraffazione della Fontina Dop nel mondo è approdata in Consiglio Valle nella mattinata di oggi grazie a un’interpellanza di Stefano Ferreo (Mouv’).
«A livello nazionale e internazionale si assiste a ripetuti esempi di utilizzo fraudolento della denominazione “Fontina”. Per i produttori valdostani il danno è difficilmente quantificabile sia a livello di immagine sia a livello economico». Il consigliere ha quindi chiesto se «siano stati effettuati dei monitoraggi al fine di intervenire efficacemente contro questo fenomeno. Inoltre ha voluto sapere se sia intenzione del Governo intraprendere un percorso di collaborazione con il Consorzio produttori e tutela della Fontina Dop. L’obiettivo: far conoscere il prodotto, individuando a tal fine le risorse finanziarie, per la sua promozione».
La risposta
Così l’assessore all’Agricoltura, Laurent Viérin. «Questo è un dossier comune che ha necessità oggi di essere tutelato, promosso e rilanciato in modo coordinato. L’azione congiunta si deve basare su tre assi principali quali la tutela del marchio, la tutela del prezzo del prodotto e la sua promozione. A tal proposito ricordo che diverse riunioni sono state convocate da luglio 2017 ad aprile 2018, proprio per individuare e condividere una strategia comune per la promozione della Fontina d’alpeggio.
Nel tempo, abbiamo messo in campo numerose iniziative che vanno proprio nel solco della valorizzazione delle nostre eccellenze, in particolare quella della Fontina Dop. Non posso che confermare il nostro impegno a mantenere alta l’attenzione su questo dossier, che rimane per noi prioritario».
Il consigliere Ferrero, nella replica, ha osservato. «Il fatto di sapere che, l’azione intrapresa in passato, prosegua è confortante. Il compito dell’Amministrazione regionale è quello di fare da “trait d’union” ed è quello che ci aspettiamo dall’Assessorato. Anche per noi, è importante non trascurare il mercato svizzero e quello francese. La Fontina caratterizza il nostro territorio e proprio per questo motivo va tutelato e promosso fuori dai confini regionali».