Bancarotta fraudolenta e truffa: la Procura chiede il rinvio a giudizio
La procura della Repubblica di Aosta ha chiesto il rinvio a giudizio per due immobiliaristi, accusati di truffa aggravata ai danni di quattro acquirenti e di bancarotta fraudolenta continuata e aggravata
Bancarotta fraudolenta (continuata e aggravata) e truffa aggravata. Sono le accuse mosse dalla Procura della Repubblica di Aosta nei confronti di due immobiliaristi, per cui il pm Luca Ceccanti ha chiesto il rinvio a giudizio.
Udienza preliminare fissata per il 12 febbraio
La Procura di Aosta ha chiesto il rinvio a giudizio per due immobiliaristi, accusati di truffa aggravata ai danni di quattro acquirenti e di bancarotta fraudolenta continuata e aggravata; il tutto, per un ammontare complessivo di 2 milioni 800 mila euro. Si tratta di Roberto Noventa (58 anni, residente ad Aosta) e Roberto Invernizzi (57 anni, residente a Rho), due ex rappresentanti legali di varie società operanti nel settore immobiliare; Étoile, Cure de Chevrot, Croix de ville, Eglantier e Notre Maison.
Le indagini
Secondo le indagini della Guardia di Finanza, i due immobiliaristi – dal 2012 al 2016 – avrebbero distratto somme di denaro per un totale di 2,8 milioni di euro: 700 mila euro di prelievi diretti dai conti correnti sociali e circa 1,7 milioni di euro di operazioni di distrazione infragruppo. Inoltre, a questo si aggiungono quattro presunte truffe; potenziali acquirenti che avrebbero versato tra gli 800 e i 900 mila euro in caparre e anticipi, senza mai vedere consegnate le case. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Luca Ceccanti, erano partite da quattro denunce per truffa, che hanno portato gli uomini delle Fiamme gialle a scavare più a fondo, fino a portare alla richiesta di fallimento delle cinque società e dei due individui. Gli inquirenti hanno proceduto al controllo di svariati conti correnti (32 legati alle imprese e 17 personali).