Operazione Geenna, Fosson: «avviate le procedure della legge Severino»
E' arrivata dal Tribunale di Torino l'ordinanza che permette al presidente della Giunta Antonio Fosson di avviare l'iter
E’ arrivata in mattinata dal Tribunale di Torino l’ordinanza sull’operazione Geenna sulle infiltrazioni di ‘ndrangheta in Valle d’Aosta. Lo ha comunicato il presidente della Regione Antonio Fosson. «Ho immediatamente trasmesso l’ordinanza al presidente del Consiglio dei ministri e al ministro dell’Interno al fine dell’emanazione del provvedimento di sospensione del consigliere Marco Sorbara» ha aggiunto Fosson. Il presidente/prefetto ha poi comunicato che «nel pomeriggio, ho firmato i decreti di accertamento della sospensione dalla carica dei consiglieri comunali Nicola Prettico e Monica Carcea; i due decreti sono già stati notificati ai rispettivi Consigli comunali». Si ricorda però che Carcea – il 1° febbraio – ha rassegnato le dimissioni, quindi non sarebbe più necessario il decreto di sospensione prefettizia prevista dalla legge Severino.
Per quanto riguarda l’istituzione delle commissioni antimafia per i Comuni di Aosta e di Saint-Pierre (art. 143 del Tuel), Fosson ha precisato che «sto provvedendo in stretto raccordo con il Ministero dell’Interno, come già precisato dal ministro Salvini nella risposta all’interrogazione presentata dall’onorevole Tripodi».
L’iter
Una volta ricevuta l’ordinanza, il presidente in qualità di Prefetto ne dà comunicazione al Presidente del consiglio dei Ministri Giuseppe Conte al quale spetta l’adozione del provvedimento che accerta la sospensione. Il provvedimento dovrà poi essere notificato dal prefetto al Consiglio regionale per l’adozione dei conseguenti adempimenti di legge.
Ancora più complessa la procedura per arrivare invece allo scioglimento per infiltrazioni mafiose dei consigli comunali di Aosta e Saint-Pierre. In questo caso la normativa prevede che lo scioglimento sia disposto con decreto del presidente della Repubblica, su proposta del ministro dell’Interno, previa deliberazione del Consiglio dei ministri. A questa si arriva solo dopo che una commissione d’inchiesta, nominata dal prefetto, abbia accertato – ha tempo tre mesi – la sussistenza delle condizioni per lo scioglimento. Nei successivi 45 giorni il prefetto deve inviare la relazione al Ministro dell’Interno, che ha a sua volta altri tre mesi di tempo per proporre lo scioglimento.
(danila chenal e federico donato)