Aeroporto: la Regione guarda alla collaborazione con Caselle
Intanto in Consiglio Valle la consigliera Daria Pulz chiede il declassamento del Corrado Gex
«L’aeroporto valdostano Corrado Gex deve essere declassato». Lo ha affermato Daria Pulz (Ambiente, Diritti, Uguaglianza) in Consiglio Valle durante la seconda giornata di lavori nell’illustrare una interpellanza fortemente critica nei confronti della struttura. L’interpellanza è stata l’occasione per l’assessore ai trasporti Luigi Bertschy di annunciare «l’avvio di un dialogo tra la dirigenza dell’aeroporto torinese ”Sandro Pertini” di Caselle e la Regione per incrementare e gestire il flusso turistico. Per gettare le basi dell’accordo si sono incontrati il presidente della regione Antonio Fosson e Andrea Adorno, amministratore delegato della Sagat (societò che gestisce l’aeroporto di Caselle), e gli assessori Luigi Bertschy e Laurent Viérin. A Caselle transitano circa 220 mila turisti l’anno, metà dei quali diretti in Valle. L’obiettivo è quello di aumentare questi transiti attraverso un miglioramento dei collegamenti con le varie località turistiche valdostane. Sono previsti nuovi incontri a breve termine per concretizzare l’intesa entro fine maggio.
L’interpellanza
Dalla risposta dell’assessore ai trasporti all’interpellanza della rappresentante di Adu è emerso che « i costi per il prolungamento della pista, per i sistemi di radioassistenza e sistemi di ausilio alla navigazione (impianti luce pista, piazzali, radar eccetera), recinzioni perimetrali e l’abbassamento degli ostacoli alla navigazione nelle direzioni di atterraggio, modifica della viabilità esterna) ammontano a oltre 18 milioni di euro».
Per la consigliera Pulz «l’allungamento della pista e l’installazione delle radioassistenze si è dimostrato totalmente errato; nessun volo commerciale con più di 30 passeggeri è mai atterrato ad Aosta; nessun volo commerciale con passeggeri a bordo è mai atterrato di notte. Lo spreco di risorse è quindi destinato a crescere in modo inarrestabile. Senza voli commerciali ci risulta costi circa 2 milioni l’anno». Poi la stoccata finale. «Vogliamo ricordare che quando l’aeroporto non era classificato scalo commerciale abilitato al volo notturno e non era gravato da stringenti misure di sicurezza, risultava paradossalmente più frequentato. Nel tempo si è drasticamente ridotta la presenza di volovelisti stranieri e l’attività dell’Aero Club è in continuo drammatico calo».
La replica
Così Bertschy. «Il potenziamento dello scalo non è un’iniziativa estemporanea di questo Governo, ma risponde a una strategia approvata e programmata nel tempo. L’intendimento della Regione è quindi semplicemente quello di dare attuazione a quanto previsto dalla risoluzione del consiglio regionale del 9 aprile 2004; questa prevede di procedere all’aggiornamento del Master Plan del 2004, rivedendo gli obiettivi strategici per valorizzare gli investimenti fatti e la vocazione turistica dello scalo».
(alessandro camera)