Tribunale: ad Aosta servono due giudici in più
Al Tribunale di Aosta occorrono due magistrati in più, un gip e un gup. Lo comunica il presidente del tribunale di Aosta, Eugenio Gramola, sta «approntando una missiva al Consiglio superiore di magistratura e al Ministero per ottenere un ampliamento dell’organico, ormai insufficiente». Entro la fine dell’anno, infatti, «si dovrebbe procedere alla revisione delle piante organiche».
I procedimento sono in aumento
Gramola ha poi aggiunto: «Non si è mai verificato un flusso di procedimenti penali così alto e di qualità così elevata come nell’ultimo anno». Dai mille 937 del 2017, infatti, si è passati ai 2 mila 292 del 2018. Dal maggio dell’anno scorso, la Procura ha coperto completamente l’organico, con quattro sostituiti e un procuratore «particolarmente efficiente (Paolo Fortuna ndr) che ha organizzato l’ufficio nel migliore dei modi».
Gip sommerso di lavoro
L’unico gip, Giuseppe Colazingari, è «sommerso di lavoro, non è pensabile che una persona produca oltre l’umano», ha detto Gramola. Ne è un esempio il sequestro del bar Rocce Nere di Cervinia, chiesto dalla procura per bloccare un presunto abuso edilizio durante la ristrutturazione e disposto solo mesi dopo dal giudice, a lavori ultimati e con il locale (poi riaperto, mantenendo il sequestro della mura) che aveva quasi ultimato la stagione.
I giudici sono pochi
Gramola ha poi fatto un confronto con il tribunale di Biella, dove la procura ha tre sostituti, ci sono appena 105 fascicoli in più rispetto ad Aosta, ma «i giudicanti sono 11, contro i nostri 7». Inoltre «hanno sei giudici onorari, rispetto ai nostri tre con cui devo anche coprire il giudice di pace». Su questo fronte «ho scritto al Csm perché tra un mesetto scade la supplenza al giudice di pace. Serve una deroga per poterne fare una terza». Rispetto ad altri tribunali di dimensioni analoghe, quello di Aosta è poi inserito in un territorio «con un Consiglio regionale» e due «trafori», uno dei quali porta molto lavoro, con decine di arresti l’anno per reati legati all’immigrazione. Riguardo alla carenza di organico amministrativo, l’idea è di «concorsi su base regionale», come «era avvenuto fino al 1997». La stessa Regione, che distacca al palazzo di giustizia alcuni suoi dipendenti, ha problemi «con quota 100».
In foto, Eugenio Gramola.
(re.newsvda.it)
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