Courmayeur, bando Csc: prova da ripetere per un errore nel testo
La prova scritta per la selezione di due addetti al settore turismo del Centro servizi Courmayeur, annullata ieri per un errore, sarà recuperata oggi alle 17.45; il Cda respinge le accuse di scarsa trasparenza
Per un errore nel testo, la prova scritta per il bando Csc, per l’assunzione a tempo indeterminato di due addetti al turismo di Courmayeur, sarà ripetuta oggi.
È stato «un banale errore nel testo», e il conseguente eccesso di zelo della commissione giudicatrice, che ha preferito annullare la prova di ieri, a scatenare le polemiche attorno al bando promosso dal Centro servizi Courmayeur per l’assunzione di due addetti alla promozione turistica.
La ripetizione della prova scritta si terrà oggi, mercoledì 8 maggio, alle 17.45, al Centro congressi di Courmayeur.
L’errore
«La commissione ha individuato un errore nei testi della prova scritta di ieri – spiega Mattia Tonolo, manager del settore turismo del Csc – e ha preferito annullare la prova e riconvocare i candidati per ripetere l’esame con un testo corretto».
Tonolo smorza le polemiche e le accuse di azioni poco chiare. «L’obiettivo è fare tutto in linea con l’etica e la massima trasparenza – dice -; proprio per questo abbiamo preferito ripetere la prova non appena ci siamo accorti dell’errore».
Dei 26 candidati sono 17 le persone, in regola con i requisiti, che ieri si sono presentate per lo scritto.
La seconda convocazione, in programma oggi, è rivolta a queste 17 persone perché, come fanno sapere dal Consiglio di amministrazione del Csc, la mancata presentazione alla prova di ieri ha automaticamente escluso dalla prova i candidati assenti.
Respinte anche le accuse di illegittimità per il mancato accertamento della prova di francese. Secondo il Cda del Centro servizi il bando è uguale a quelli pubblicati negli ultimi anni per altre selezioni e rispetta i termini di legge. Che non ci sia una prova specifica sul francese non significa che la conoscenza della lingua non possa poi venire verificata in sede d’esame.
(erika david)