Consiglio Valle: la Lega annuncia 2900 emendamenti
900 sulla legge di bilancio, 1400 sulla normativa sulla mobilità sostenibile e 600 sulla legge dei segretari regionali
In Consiglio Valle la Lega Valle d’Aosta, in apertura dei lavori, annuncia la presentazione di 2900 emendamenti: 900 sulla legge di bilancio, 1400 sulla normativa sulla mobilità sostenibile e 600 sulla legge dei segretari regionali. A formularli, da qunto si è appresa, il capogruppo leghista Andrea Manfrin che, sulle orme di Roberto Calderoli, si è avvalso di un algoritmo di calcolo.
Lo fa tornando a denunciare come, insieme a Mouv’ e Gruppo misto, ritenga «estremamente riduttivo concludere così frettolosamente la fase di elaborazione del disegno di Legge sulla mobilità poiché ulteriori approfondimenti dei contenuti e il confronto con le categorie interessate avrebbero permesso di raggiungere un testo di legge esaustivo e degno degli obiettivi e delle finalità che si propone».
Il dibattito
Il Consigliere del Mouv’ Roberto Cognetta ha aperto il dibattito. «Si deve prendere coscienza di un fatto: da quando è entrata in maggioranza Rete Civica vengono scaricati documenti che devono essere approvati nella più totale fretta; senza dare la possibilità di approfondimento; nel più totale sprezzo delle Commissioni. Oggi, abbiamo presentato 3.000 emendamenti ai cinque progetti di legge; si tratta di una modalità ostruzionistica con un obiettivo chiaro: far rispettare il Consiglio e tutti i Consiglieri, non solo una parte.» Ha quindi invitato la presidente del Consiglio Emily Rini a far rispettare il funzionamento dell’Aula.
Il consigliere della Lega VdA Stefano Aggravi ha aggiunto.«È avvenuto nella scorsa assise che un provvedimento sia stato votato senza nessuna discussione in Commissione. Questa settimana il carico è aumentato con l’assestamento e la variazione di bilancio; la mobilità sostenibile; i Segretari comunali. Perché non si è lavorato tutti insieme per trovare una soluzione comune? Noi non crediamo che il bene della Valle d’Aosta si debba piegare a un cronoprogramma. Se il Consiglio ha una dignità deve poter lavorare. Il Presidente Fosson voleva inaugurare un nuovo percorso che oggi ci pare più vecchio dell’ancien régime».
(re.newsvda.it)