Mobilità sostenibile: slitta la legge e salta il cronoprogramma di Rete civica
L'accordo di programma prevedeva l'approvazione entro il mese di luglio
Salta il punto del cronoprogramma dettato alla maggioranza a 17 da Rete civica che voleva l’approvazione della legge sulla mobilità sostenibile entro il mese di luglio. La mediazione, per evitare i 2900 emendamenti, tra maggioranza e opposizione ha, infatti, portato allo slittamento della normativa. In aula la consigliera Chiara Minelli (Rc) con disinvoltura ha cambiato le carte in tavola, posticipando il termine di approvazione alla prima seduta di settembre. Eppure sulla pagina Facebook, dove è consultabile l’accordo di governo, l’approvazione della legge sulla mobilità sostenibile è per il luglio 2019.
Ha osservato in aula. «Noi avevamo proposto di discutere questa legge nel mese di settembre, ma l’assessorato delle finanze aveva chiesto di esaminarla ora in un’ottica di miglior utilizzo delle risorse finanziarie; avremmo guadagnato alcuni mesi a tutto vantaggio dei cittadini e non certo di Rete civica. Oggi, gli ostruzionisti si assumono la responsabilità di rinviare e di ritardare. Noi siamo però sereni, perché la legge è pronta e sarà sottoposta al primo Consiglio di settembre».
Stigmatizzando l’atteggiamento della minoranza ha detto. «Ci siamo trovati di fronte ad un atteggiamento ostruzionistico da parte di alcuni gruppi di minoranza che ha fortemente condizionato questo Consiglio. L’ostruzionismo si può comprendere se sono in discussione grandi principi di democrazia e di libertà, ma non su leggi ordinarie e obbligatorie: in questo caso non aveva nessuna giustificazione di carattere ideale».
(re.newsvda.it)