Scambio di mail su legge elettorale: per Lega, Mouv e Misto «un ricatto»
I gruppi consiliari di opposizione critici con Elio Riccarand, Patrizia Morelli e i consigliere di Rete Civica, Chiara Minelli e Alberto Bertin
Scambio di mail su legge elettorale, anche Lega, Mouv e il consigliere regionale Claudio Restano criticano Elio Riccarand e Patrizia Morelli.
«Il testo dei messaggi di posta elettronica tra la Presidente della prima Commissione consiliare Patrizia Morelli e il signor Elio Riccarand, reso pubblico nel pomeriggio di ieri (da news vda.it, ndr), giovedì 28 novembre è assolutamente inaccettabile, gravemente lesivo dell’autonomia e del ruolo degli organi consiliari». A dirlo sono i gruppi consiliari Lega Vallée d’Aoste, Mouv’ e Misto.
«Da quanto si legge emergono, da parte del Riccarand, indicazioni precise riguardo ai lavori della prima Commissione consiliare e addirittura toni ricattatori nei confronti della sua Presidente in merito all’approvazione della nuova legge elettorale regionale e che assumono, di fatto, il significato di un ultimatum alla maggioranza regionale – prosegue la nota – .Questi atti gravissimi sono compiuti non da un militante qualunque ma da un ex consigliere e assessore regionale che ha predicato bene e razzolato malissimo, atteggiandosi, in pubblico, a paladino dei valori democratici salvo poi utilizzare i più odiosi vecchi sistemi di ingerenza e ricatto politico, patrimonio della peggiore partitocrazia».
Per i gruppi Lega VdA, Mouv’ e Misto, «il silenzio dei consiglieri Bertin e Minelli su questa vicenda la dice lunga sull’imbarazzo di quanto pubblicato e conferma i sospetti che dietro al loro posizionamento in maggioranza ci sia un ricatto pilotato dall’esterno e non un accordo».
Tutti i Consiglieri dei gruppi Lega VdA e Mouv’ unitamente a Claudio Restano del gruppo Misto «condannano i metodi autoritari e antidemocratici che hanno caratterizzato questa sconcertante ingerenza nell’attività del Consiglio regionale, fermamente convinti che qualsiasi progetto politico serio e forte non possa basarsi su ricatti o imposizioni, ma sulla libera e consapevole scelta dei rappresentanti eletti».
(re.newsvda.it)