Pensionati: i 12 punti per uscire dalla crisi
ATTUALITA'
di Luca Mercanti  
il 17/12/2019

Pensionati: i 12 punti per uscire dalla crisi

I Sindacati questa mattina, martedì 17 dicembre, in piazza per chiedere attenzione: siamo 19 milioni e paghiamo più di tutti le tasse

I sindacati dei pensionati fanno sentire la loro voce e presentano un pacchetto di rivendicazioni in 12 punti per uscire dalla crisi.

Sotto i portici di un palazzo regionale in cui nelle segrete stanze i consiglieri regionali cercano una via che li porti a uscire dalla crisi, i pensionati di Cgil, Cisl e Uil, in sintonia con i colleghi pensionati di tutto il Paese, hanno messo in piazza questa mattina, martedì 17 dicembre, un pacchetto di 12 richieste.

Non c’è il Savt a manifestare, ma nessuno drammatizza.«Niente di sostanziale, solo divergenze di tipo formale».

I 12 punti dei pensionati

«Le nostre proposte vanno nel senso di dare dignità a 19 milioni di pensionati che contribuiscono con una decina di miliardi l’anno a sostenere le famiglie e ad aumentare i consumi», dicono i pensionati.

Le richieste sono sul tappeto da anni, ma, come dice Vincenzo Albanese della Cisl «continuano ad essere ignorate e disattese». Concetto che Domenico Falcomatà (Cgil) condivide e rafforza: «Siamo tenuti fuori dai palazzi e le disuguaglianza tra lavoratori ed ex lavoratori-pensionati continuano ad aumentare».

  • Ripristino di un sistema di rivalutazione equo che tuteli il potere d’acquisto delle pensioni;
  • ricostruzione del montante come base di calcolo per chi ha subito il blocco delle rivalutazioni negli anni precedenti;
  • allargamento della platea dei beneficiari della 14^ mensilità;
  • separazione della previdenza dall’assistenza;
  • taglio delle tasse anche per i pensionati, «perché – dice il coro sindacale – le paghiamo più di tutti»;
  • seria lotta all’evasione e all’elusione fiscale;
  • adeguato finanziamento del Servizio sanitario nazionale che permetta a tutti di curarsi;
  • superamento delle liste di attesa e l’abolizione dei ticket;
  • livelli essenziali di assistenza sanitaria garantiti e uguali in tutto il Paese;
  • investimenti nella medicina del territorio, nelle cure intermedie e nella domiciliarità;
  • una legge nazionale sulla non autosufficienza a sostegno di milioni di anziani e delle loro famiglie;
  • un paniere Istat più rappresentativo dei consumi specifici delle persone anziane.
  •  Dopo questa manifestazione nazionale la protesta si troverà davanti ad un bivio. «Se verremo convocati e ascoltati, e se sul tavolo ci saranno date risposte concrete dal Governo – conclude Vincenzo Albanese – il dialogo potrà riprendere. In caso contrario la mobilitazione dei pensionati proseguirà e vedremo quali forme prenderà».         (alessandro camera)
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