Emergenza coronavirus, Tiziano Trevisan: «Bisogna distinguere giornalismo e intrattenimento»
Il presidente dell'Ordine dei giornalisti Valle d'Aosta: «Ritengo che i giornalisti abbiano agito con cautela e senso di responsabilità anche se certi eventi possono essere stati enfatizzati»
Dito puntato contro giornalisti, social, tv e radio. Sul tema coronavirus, l’informazione è additata come responsabile di notizie che hanno scatenato il panico,con annessi assalti ai supermercati e disinfettanti e affini diventati ormai merce rara. Sarà davvero «tutta colpa di tv e giornali»?
In ultimo, la ‘guerra’ tra autorevoli esponenti della comunità scientifica non ha fatto altro che aumentare il disorientamento delle persone.
«Ritengo che i giornalisti abbiano agito con cautela e senso di responsabilità anche se certi eventi possono essere stati enfatizzati – commenta il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Valle d’Aosta Tiziano Trevisan -. Il nostro compito è dare le informazioni corrette e imparziali e ben venga che sia chiesto ai giornalisti di assolvere questo compito».
Il commento del presidente Trevisan
Continua: «Ciò che è successo nei giorni scorsi mi porta a ribadire l’importanza di un franco rapporto con le istituzioni perchè le comunicazioni ai cittadini siano chiare, semplici ed efficaci. Soprattutto non ingenerino confusione o peggio allarmismo tra i cittadini. Quanto al giornalista, è suo preciso dovere, riportare i punti di vista -magari contrastanti- di esponenti della comunità scientifica, con toni moderati e coerenti. A chi punta il dito, suggerisco di distinguere con molta attenzione l’attività giornalistica dalle trasmissioni o contenitori di intrattenimento che non seguono le regole della nostra professione. Salotti televisivi con sedicenti esperti non sono assimilabili alla professione del giornalista che deve limitarsi a riportare la realtà dei fatti, senza fronzoli nè commenti. L’autorevolezza ci deve distinguere e deve essere il valore di base di ciò che comunichiamo».
Su Gazzetta Matin in edicola questa settimana, quattro pagine dedicate a un’inchiesta sull’emergenza coronavirus. L’edizione digitale è scaricabile qui.
(Cinzia Timpano)