Coronavirus, il centrodestra: ribadiamo la necessità di nominare un commissario
Tra le proposte, una campagna di tamponi a tappeto
I coordinamenti regionali del centrodestra valdostano ribadiscono quanto già chiesto l’11 marzo: la nomina di un commissario.
I Coordinamenti di Forza Italia e di Fratelli d’Italia e il gruppo PnV-Area Civica-Front Valdôtain, «tornano a ribadire con forza la necessità di nominare il più urgentemente possibile un commissario straordinario regionale che possa gestire in maniera coordinata non soltanto gli aspetti sanitari, ma anche e soprattutto gli aspetti più prettamente organizzativi e operativi dell’emergenza e gli aspetti legati alla comunicazione – si legge in una nota -. Una proposta, quella del commissario straordinario, da noi avanzata l’11 marzo scorso e che ci felicitiamo che oggi abbia trovato la condivisione di altre forze politiche (Lega Vallé d’Aoste, ndr), consci del fatto che questo sia il momento della proposta e non della polemica».
Commissario: «siamo già in grave ritardo»
I Coordinamenti del centrodestra valdostano sottolineano come «siamo però già in grande ritardo perché i numeri dei contagiati sono ormai in crescita esponenziale e le dotazioni tecniche e i dispositivi di protezione individuale non stanno arrivando nella nostra regione. Per questo la nomina di un commissario straordinario con poteri decisionali forti avrebbe potuto (e potrebbe ancora) ovviare all’attuale situazione di stallo venutasi a creare con il Dipartimento della Protezione Civile nazionale, attivando tutti quei canali di approvvigionamento di camici, mascherine e di ulteriori dotazioni tecniche per l’esecuzione dei tamponi rimasti fino a oggi del tutto inesplorati, così come le reti interregionali di collaborazione medico-sanitaria».
Campagna di tamponi a tappeto
«In poche parole – si legge -, l’emergenza da contagio Covid-19 sul territorio valdostano non può assolutamente più essere gestita in colpevole solitaria come avvenuto finora. Non possiamo più permetterlo, per i valdostani toccati dall’epidemia, per le loro famiglie e per gli operatori sanitari, veri e propri eroi che non possono più e non devono più essere messi nelle condizioni di lavorare senza le adeguate dotazioni di sicurezza. Per loro e per gli altri. In un simile contesto, dopo l’appello lanciato diversi giorni fa, i coordinamenti regionali (del centrodestra, ndr) – grazie al contributo tecnico fornito dalle rispettive componenti mediche – tornano a sottolineare l’importanza di spezzare quanto prima la catena di trasmissione del contagio, circostanza che può avverarsi soltanto attraverso l’avvio di una campagna di tamponi a tappeto, a cui sottoporre senza ulteriori indugi perlomeno tutti gli operatori sanitari e tutto il personale delle forze dell’ordine impegnato sul territorio, per poi passare a coloro che sono costretti a uscire di casa per lavorare nei servizi essenziali aventi contatto con il pubblico. D’altra parte, questo è ormai l’orientamento adottato dalla stessa OMS e l’azione auspicata dagli stessi sindacati medici e delle forze di polizia»
Misure economiche: Salva Valle d’Aosta
«Per quanto riguarda le misure economiche a supporto di imprese, lavoratori autonomi, famiglie e lavoratori valdostani – si legge -, l’11 marzo scorso abbiamo presentato le nostre proposte, che speriamo trovino presto spazio all’interno di un secondo disegno di legge regionale, che sia realmente ‘Salva Valle d’Aosta’, considerato che quello che verrà portato in Consiglio regionale lunedì è soltanto una goccia nel mare. Che andrà approvato per senso di responsabilità. Ma che non basta. Assolutamente non basta».
(re.aostanewsvda.it)