Coronavirus, Testimoni di Geova: stop evangelizzazione diretta e riunioni di culto
La Congregazione Cristiana della Valle d'Aosta preoccupata per la situazione in Russia
Come per gli altri culti religiosi, restrizioni per i Testimoni di Geova. Stop all’evangelizzazione a diretto contatto con la popolazione. Lo comunica la Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova della Valle d’Aosta.
Inoltre, gli oltre 500 testimoni di Geova valdostani hanno attivato «la sospensione delle riunioni di culto – si legge in una nota -. Attraverso lettere, posta elettronica e social, è rivolto l’invito ad accedere al sito ufficiale JW.ORG, da cui è possibile scaricare video, pubblicazioni e leggere la Bibbia online».
Testimoni di Geova sotto processo in Russia
«Secondo fonti autorevoli, oltre 300 confratelli sarebbero sotto processo per estremismo in Russia, 163 già agli arresti, di cui alcuni condannati da tre a sei anni; 200, fra i 18 e gli 89 anni, inseriti nell’elenco dei sospettati – sottolinea la Congregazione -. Alcuni sarebbero stati picchiati selvaggiamente e torturati. Agli arresti si aggiunge la perquisizione in circa 900 abitazioni, da parte di agenti armati e incappucciati, licenziamenti e revoche della pensione.
«La Chiesa Ortodossa Russa e il governo si sono alleati per eliminare tutto quello che è percepito come antagonista – spiega Mirko Sarteur, anziano della congregazione di Verrès -. Dopo aver varato nel 2016 una discutibile legge che consente di bollare come “estremista” tutto ciò che contraddice gli insegnamenti delle religioni tradizionali, è stata messa in atto una persecuzione “legalizzata”; anche se quella dei Testimoni è, finora, l’unica comunità religiosa cristiana colpita. Centinaia di migliaia di persone pacifiche possono essere ora considerate sgradite e addirittura pericolose».
(re.aostanews.it)