Coronavirus, Confcommercio: «Non possiamo stare chiusi a oltranza»
Graziano Dominidiato e Adriano Valieri
POLITICA & ECONOMIA
di Thomas Piccot  
il 06/04/2020

Coronavirus, Confcommercio: «Non possiamo stare chiusi a oltranza»

La richiesta è di garantire almeno la vendita con modalità d'asporto

Coronavirus, Confcommercio: «Non possiamo stare chiusi a oltranza». Il grido d’allarme è lanciato in una nota. «Deve essere garantita la possibilità di vendita con modalità d’asporto o moriremo di crisi economica» dice il presidente di Confcommercio VDA Graziano Dominidiato.

«Non possiamo stare chiusi a oltranza»

Le perdite stimate, secondo Confcommercio, nel 2020 saranno di circa 58 milioni per il settore turistico. Inoltre, si legge nella nota, «quattro locali su cinque non riescono a pagare regolarmente il canone di locazione».

Confcommercio chiede anche liquidità immediata, l’annullamento dei tributi e prestiti a lungo termine a tasso zero.

«È necessario che la politica assuma tempestivamente iniziative per garantire liquidità se si vuole evitare che un comparto indispensabile per tutta la comunità rimanga al palo. Centinaia di imprese stanno morendo rischiando di aggravare la desertificazione commerciale nei piccoli comuni». Lo sottolinea il direttore generale di Confcommercio VDA Adriano Valieri.

«Riaprire le attività garantendo le tutele sanitarie»

«La principale preoccupazione degli imprenditori in questa fase è avere risorse per il pagamento degli stipendi, dei fornitori, degli affitti e delle imposte. Urgono misure immediate per sostenere economicamente le aziende l’occupazione, con incentivi mirati e sgravi a quelle imprese che garantiranno il mantenimento della forza lavoro al momento della riapertura» gli fa eco Dominidiato.

La richiesta di Confcommercio è quindi di pensare a una progressiva ripresa delle attività, con le tutele sanitarie necessarie.

«Comprendiamo pienamente la situazione – conclude Dominidiato -; ma non possiamo restare chiusi ad oltranza o moriremo tutti per crisi economica. Deve essere garantita almeno la possibilità di vendita con modalità di asporto assieme alla consegna a domicilio, mantenendo l’obbligo di distanza interpersonale fra i clienti; controllo degli accessi e l’utilizzo obbligatorio dei dispositivi di protezione individuale».

Nella foto: Graziano Dominidiato e Adriano Valieri.

(re.aostanews.it)

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