Emergenza alimentare: fondi statali, Aosta ha autonomia per 9 giorni
In esaurimento i 180 mila euro messi a disposizione dallo Stato; per alcuni consiglieri bisogna pensare al dopo
Emergenza alimentare. Fondi statali: il Comune di Aosta ha autonomia per 8-9 giorni lavorativi. Lo ha comunicato l’assessore comunale alle politiche sociali Luca Girasole durante i lavori del Consiglio comunale riunito in modalità telematica con tanto di sindaco Fulvio Centoz in diretta dalla sua soffitta dove è confinato in quarantena.
Nel rispondere agli interrogativi posti dai colleghi consiglieri l’assessore ha illustrato l’iniziativa della spesa a domicilio, 180 mila euro messi a disposizione del capoluogo dallo Stato.
Pensare al dopo
Per il consigliere Pietro Verducci (gruppo misto di maggioranza) «nove giorni sono pochi. Non stiamo pensando al dopo».
L’iniziativa spesa a domicilio
Le spiegazioni di Girasole. «Ho chiesto agli uffici di acquistare la spesa in più punti vendita e di valutare la possibilità di farlo con piccoli negozietti. Oggi lavoriamo con 7 esercizi commerciali. Nei negozi più piccoli i prodotti sono più cari e così acquisteremmo meno prodotti. Non è secondario l’aspetto logistico. Non possiamo fare la spesa a spizzichi e bocconi. Nei supermercati ci preparano i sacchetti e alle cooperative non resta che ritirarli e portarli a domicilio. Distribuiamo solo a chi ha avuto ricadute da coronavirus».
Ha puntualizzato. «Le situazioni croniche sono già prese in carico normalmente; beneficiano già di aiuti». Sul prosieguo dell’iniziativa ha detto: «Spero di poter intervenire con fondi comunali. Senza contare che c’è anche l’aspetto burocratico. Magari ci vorrà un regolamento da approvare in Consiglio comunale».
Sollecita Vincenzo Caminiti (gruppo misto di maggioranza). «Bisognerebbe non aspettare troppo, ma destinare una cifra per chi non ha di che mangiare. Fra venti giorni sarà peggio. Bisogna trovare in qualunque modo soldi da mettere per i buoni spesa».
Per Carola Carpinello (Altra VdA) «il Comune deve farsi carico dell’emergenza alimentare).
Lo stato dell’arte
Sono 109 le domande valide acquisite solo l’8 aprile e di queste 56 quelle ritenute subito erogabili. Il totale di domande acquisite sale quindi a circa 460. Sono quindi 208 le spese autorizzate e consegnate ai cittadini aostani che possedevano i requisiti previsti dall’ordinanza 658 della protezione civile. Con queste spese sale a circa 70.000 euro la somma utilizzata per effettuare questo servizio sui 180.000 euro disponibili.
(da.ch.)